solita propaganda
Tomaso Montanari, la sparata sul caso Ramy: "A mio figlio non sarebbe successo perché bianco"
"Il governo dovrebbe lavorare affinché queste cose non succedano". Inizia così il ragionamento di Tomaso Montanari. Ospite di PiazzaPulita nella puntata di giovedì 9 gennaio su La7, lo storico dell'arte commenta le immagini in onda, quelle relative all'inseguimento di Ramy. Il 19enne è morto a Milano lo scorso 24 novembre mentre si trovava a bordo di uno scooter, guidato da un amico e inseguito dai carabinieri. Dopo l'acquisizione dei video e di alcuni audio su quanto accaduto quella notte non viene escluso lo scenario di uno speronamento volontario.
Per Montanari proprio queste immagini "sono agghiaccianti". "Si parla tanto di patria - continua nello studio di Corrado Formigli -, mi chiedo se la patria, nella sua accezione migliore non sia in quella casa dei genitori di Ramy, così pieni di dignità e così profondamente italiani. A mio figlio non sarebbe successo perché bianco e integrato".
Eppure Montanari dimentica che con il casco e, durante un inseguimento, difficilmente le forze dell'ordine potevano sapere la nazionalità dei due giovani. Ma poco importa perché prosegue nel suo attacco al governo: "La maggioranza nel decreto Sicurezza propone di peggiorare una norma già terribile inserita da Salvini nel Conte 1". Quale? "La cittadinanza, che sia revocabile per gravi reati". E questo, a detta del rettore dell'Università per stranieri di Siena, fa sì che "gli italiani di seconda generazione si sentano sempre un passo indietro. Questo introduce una società di tipo spartano, con delle persone di serie B. Ma queste vite che si possono schiacciare contro un muro, sono vite di serie B?".