L'antennista

Cecilia Sala ed Elon Musk, la sparata di Rula Jebreal: il "filo rosso" che li unisce

Claudio Brigliadori

Qual è il filo rosso che unisce Cecilia Sala, Elisabetta Belloni, Giorgia Meloni, Donald Trump ed Elon Musk? Nessuno, a rigor di logica. Ma non secondo Rula Jebreal, che in collegamento a In Onda su La7 per la puntata dell’Epifania regala una sua particolare lettura di quanto sta accadendo negli ultimi giorni. E l’obiettivo è quello di picchiare duro sui leader della destra. A preparare il terreno ci pensa Rosy Bindi, che parla della Belloni. Le sue dimissioni dal Dis? «Le collegherei a questo momento complicato. È l'ennesima prova che con questo governo, soprattutto Fratelli d’Italia, non è rispettoso nei confronti delle istituzioni». Qui inizia la lezione della Jebreal.

Si parte delle trattative dei servizi per riportare in Italia la Sala: «È giovane, donna e giornalista. Cecilia è una donna coraggiosa, c'è un precedente di cui i giornali italiani non hanno parlato. Un anno fa è iniziata una trattativa tra Europa, Russia e Stati Uniti. La Russia ha liberato prigionieri americani. Questa trattativa fu condotta in maniera segreta tra Usa ed Europa».

 

«L’Iran - prosegue la giornalista palestinese -, che è molto legato alla Russia. Cecilia è stata presa per altri prigionieri iraniani. Sarà difficile che Meloni riesca a trattare con Trump. La precedenza adesso per l’Italia è che Cecilia venga liberata. L’Italia non può ascoltare Trump che vuole bombardare l’Iran. Se infatti lo farà, questo avrà delle conseguenze catastrofiche per l’Italia e per Cecilia. Dopo questa visita di Meloni a Trump capiremo se siamo di fronte al suo servilismo nei confronti degli Usa o no». Da Donald a Musk: «Lui è sudafricano, è venuto in Usa dopo il crollo dell’apartheid, non solo perché gli Stati Uniti offrivano più possibilità, ma anche perché il crollo avrebbe messo bianchi e neri sullo stesso piano».