Urca
Tagadà, Bertinotti spiazza tutti: "Atreju? Tutto più rotondo"
Fausto Bertinotti è stato ospite ad Atreju, la kermesse di Fratelli d'Italia che quest'anno si è tenuta al Circo Massimo a Roma. Tanti, tantissimi ospiti per l'evento. E non solo personaggi riconducibili all'area di centrodestra, come il presidente dell'Argentina Javier MIlei. Alla festa ha partecipato anche Fausto Bertinotti, storico segretario di Rifondazione comunista che, come è nel suo stile, non ha declinato l'invito dalla parte avversa. Avversari sì, nemici mai.
"Eccomi, sono vivo", ha commentato a bruciapelo Bertinotti a Tiziana Panella. La conduttrice di Tagadà ha chiesto all'ex presidente della Camera le sue impressioni circa la festa di Atreju. "La differenza rispetto all'ultima volta (18 anni fa, ndr) è molto netta - ha replicato lui -. Ho notato il passaggio da una composizione dell'assemblea essenzialmente militante. Ovvero una militanza nell'atteggiamento, nel modo di essere vestiti. Secondo la tradizione di tutte le forze politiche popolari, il rispetto per l'interlocutore più avverso c'è sempre stato".
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Secondo Bertinotti, però, sembra che la base di Atreju sia molto cambiata. "Questa, invece, è una popolazione interclassista - ha precisato -. Una popolazione fatta di piccoli borghesi. Un atteggiamento insieme composto, senza spigoli, fatto tutto di rotondità. Tutto sistematicamente rotondo. Quella popolazione si è messa il doppio petto. E il doppio petto ha conformato anche il corpo medesimo. Siccome ho un'idea totalmente diversa, invece, dalla manifestazione politica di questa trasformazione, questa di costume - ha concluso - è assai rilevante".