A Otto e mezzo

Otto e mezzo, "Faccio parte dell'élite?": la risposta a sorpresa di Mario Monti

Botta e risposta divertente nell'ultima puntata di Otto e mezzo, il talk show politico di La7 condotto da Lilli Gruber. Ospite Mario Monti e Marco Travaglio, la conduttrice ha ricordato all'ex premier uno degli ultimi editoriali scritto proprio dal direttore del Fatto Quotidiano, nel quale l'ex presidente del Consiglio veniva inserito nella lista delle personalità riconducibili all'élite politica, economica e finanziaria. Ma l'ex inquilino di Palazzo Chigi ha voluto sbarazzarsi della piccola provocazione con una battuta di spirito: "Se lei mi dice che faccio parte delle élite non sono né orgoglioso né offeso, quindi faccia pure". 

Dopo la battuta sulle élite, Mario Monti si è poi soffermato sulla stato della democrazia italiana. Secondo l'ex presidente del Consiglio, gli italiani si sono abituati al fatto che i politici perseguano solo il proprio interesse e quello del loro partito. Una "demagonia" - dalla crasi tra "democrazia" e "agonia", come l'ha definita nel suo ultimo libro.

 

 

"Il fatto è che oggi nella gran parte della cittadinanza comune e in gran parte delle cosiddette élite e in quasi tutti i politici è sparito il senso dell'interesse generale - ha spiegato Monti -. Il cittadino cerca di evadere le leggi e il fisco. I politici considerano come necessità di sopravvivenza essere eletti la prossima volta e quindi usano il denaro dello stato per questo scopo. Anche i primi ministri tecnici. Io mi sono posto il problema quando sono capitato in quella posizione. C'è un problema di coscienza per chiunque governi e oggi chi governa cerca di fare l'interesse proprio e del proprio partito. E noi cittadini - ha concluso - tolleriamo questo troppo facilmente".