Super-flop
Chissà chi è, ufficiale: cala il sipario su Amadeus, la data dell'ultima puntata
Amadeus si arrende. Chissà chi è, la trasmissione con cui è approdato al Nove con l’intento di rosicchiare ascolti ad Affari tuoi su Raiuno, chiude i battenti. Il programma che sin dall’esordio ha sofferto negli ascolti (massimo al 2 o 3 per cento) andrà in onda fino al 21 dicembre, poi chiuderà. E probabilmente dopo la pausa natalizia, come evidenzia il sito specializzato di Davide Maggio, nella fascia di access prime time, il nuovo anno del Nove si aprirà con il ritorno di Cash or Trash di Paolo Conticini, che del canale è una garanzia. Amadeus aveva detto che sarebbe stato inutile accanirsi su un prodotto che non decollava, e così è stato.
Nel frattempo, non è che Amadeus resta senza lavoro. Impegnato con La Corrida e con la promozione del suo libro Ama Amadeus uscito da poche ore avrà tempo per testare nuovi format e cucirseli addosso. La nuova versione del programma di Corrado è una consolazione per Amadeus. Con la seconda puntata de La Corrida ha incollato al video 1.060.000 spettatori (5.8%) nella prima parte dalle 21:35 alle 23:18 e 766.000 spettatori (7.7%) nella seconda parte in onda dalle 23:24 alle 0.32 col sottotitolo Il Vincitore. All’esordio aveva raggiunto 850.000 spettatori (5.8%).
Resta il fatto che l’avventura di Chissà chi è, annunciato in pompa magna, è stata una delusione. Secondo quanto si apprende, a fare decidere per lo stop è stata la valutazione di compatibilità tra ascolti e costi del programma, nato su Rai1 e accompagnato sull’ammiraglia Rai da un pubblico vastissimo. Soliti Ignoti così come Chissà chi è sono programmi con costi non indifferenti, visto il numero di persone coinvolte nella produzione. Per il nuovo format di access prime time è probabile quindi che si guarderà ad una formula che da un lato abbia costi di produzione più adeguati agli ascolti del Nove in quella fascia e dall’altro che permetta ad Amadeus di adattarla alle sue corde.
Quasi certamente la scelta cadrà su un nuovo format di Endemol e quindi del gruppo Banijay (la stessa produzione di Chissà chi è) perché questo permetterà di preservare gli accordi economici in atto con più facilità. E pensare che a settembre l’entusiasmo era alle stelle. Durante una affollatissima conferenza stampa all’Università Cattolica di Milano, l’ex direttore artistico e conduttore di Sanremo aveva parlato delle sue scelte. «La Rai», raccontava, «ha fatto di tutto economicamente per trattenermi, i due contratti sul tavolo del mio avvocato erano identici, ma è venuto a mancare qualcosa dal punto di vista umano e affettivo. Può sembrare una follia ma io vado a sensazioni e alla mia età, 62 anni, il rapporto umano viene prima di molte altre cose. È fondamentale e in Rai in generale dal punto di vista affettivo non percepivo più quello che percepivo prima, anche se ci sono ancora tante persone che ammiro e che stimo: però le cose cambiano e vedi e senti cose che ti lasciano un po’ perplesso» tipo il fatto che nessun dirigente si fosse presentato a salutarlo all’ultima puntata di Affari tuoi.
Il mercato è libero e lui ha fatto le sue scelte. «E in quel momento non avevo ancora firmato con Wbd», ha voluto precisare smentendo anche qualunque contatto con Mediaset. «Sono un irrequieto della televisione, non ho mai voluto protrarre un programma oltre i 4 o 5 anni e ora ho voglia di fare cose nuove - ha aggiunto Amadeus -. Sono consapevole che non potrò più avere il 28% di share, ma anche un punto in più è un bel successo nella prospettiva di crescita della rete». E così è sbarcato su Nove. Dove non ha trovato più i pacchi ma uno solo.