Persecuzioni

Open Arms, Castelli contro la toga anti-Salvini: "Dice che va colpito lo stesso, un processo politico"

Roberto Castelli a valanga sul caso Open Arms. L'ex ministro della giustizia del secondo governo Berlusconi è intervenuto come ospite a L'aria che tira, il talk show politico in onda su La7 condotto da David Parenzo. E non ha risparmiato pesanti critiche alla magistratura. Secondo l'ex senatore della Lega, il processo a Matteo Salvini è sbagliato sia perché si tratta di un processo politico., ma anche perché è contrario alla ragione e alla logica aristotelica.

"Parliamo della cosa più importante che è il vulnus della democrazia che si sta perpetrando a Palermo - ha esordito così Castelli -. C'è una registrazione di un'intercettazione in cui un magistrato dice all'altro: 'Salvini ha ragione'. E l'altro magistrato risponde: 'Sì, però bisogna colpirlo lo stesso'. Questa è la prova provata che siamo di fronte a un processo politico. Non lo dico io. Non lo dice la destra, lo dicono alcuni magistrati. Quindi fanno bene i parlamentari ad andare a manifestare. Il popolo - ha poi aggiunto - deve far sentire che questo è un processo politico".

 

 

Non solo un processo politico. Anche un attacco alla ragione. "Poi questo processo non è soltanto un'offesa alla democrazia, ma anche alla ragione e alla logica aristotelica - ha spiegato Castelli -. C'è una nave straniera che decide di venire in Italia. Le si dice puoi andare dove vuoi: Malta ha aperto il porto, etc. E gli si dice sequestro di persona. L'unico sequestratore è il comandante della nave che ha sequestrato i migranti a fini strumentali. La nemesi della magistratura - ha concluso - si abbatterà anche contro la sinistra".

L'aria che tira: l'intervento di Roberto Castelli sul caso Open Arms