DiMartedì

Massimo Gramellini deraglia da Floris: "Al governo c'è chi rappresenta un clan"

Roberto Tortora

Qual è il clima all’interno di Fratelli d’Italia, dopo la pubblicazione di alcune chat private del partito da parte di una tapa che hanno fatto irritare e non poco il premier Meloni? In un messaggio lei stessa ha dichiarato: “L’infamia di pochi mi costringe a non avere rapporti con i gruppi. Molto sconfortante”. Di questo, ma anche del tema giustizia, Giovanni Floris discute con il suo collega Massimo Gramellini sotto i riflettori dello studio di Dimartedì, il talk di approfondimento politico di La7. Floris mostra un cartello a Gramellini con i membri della maggioranza che, al momento, hanno problemi con la giustizia e sono: Daniela Santanché, Andrea Delmastro, Augusta Montaruli, Carlo Fidanza, Francesco Ventola.

Floris dice: “Ci sono i problemi con la giustizia. Nel Cartello 14 ti faccio vedere chi non è stato cacciato, chi tiene duro”. E mostra il cartello, per poi spiegare: “Per Santanchè è iniziata un'udienza preliminare per falso in bilancio, Delmastro ha la rivelazione del segreto d'ufficio, oltre a tutto quel problema dello sparo di capodanno, Montaruli è stata condannata per peculato, Fidanza ha patteggiato 1 anno e 4 mesi per corruzione. Cosa sta succedendo?”.

 


Questa la risposta di Gramellini: “Ho capito dove vuoi arrivare. Possibile che Meloni non consideri infami quelli che commettono queste cose e consideri tali quelli della chat?”. Floris sorride: “Non sarei arrivato a tanto”. Gramellini, poi, prosegue: “Però devi pensare seriamente che, se sei un gruppo di persone cresciute insieme, sentendoti sempre all'opposizione, messo in un angolo, hai coltivato quindi questa sindrome di accerchiamento, di vittimismo, nel momento in cui arrivi al potere non accetti che nessuno dei tuoi possa venir meno a questa specie di giuramento con cui ti sei legato per tutta la vita. C'è questo sintomo, questa sensazione proprio di un clan, in questo momento al governo c'è più che un partito un gruppo di persone che rappresentano un clan”. E questa poteva proprio risparmiarsela.