Sicuro sicuro?

Massimo Giannini: "Perché Conte non sopporta Schlein", la sparata per cui viene dileggiato

Roberto Tortora

La teoria del campo largo, in opposizione al governo Meloni, ogni giorno dimostra di essere fallace nel campo della pratica e soventi sono gli strappi tra Giuseppe Conte, leader dei 5 Stelle, ed Elly Schlein, segretario del Partito Democratico. L’ultima è sulla Rai, la segretaria del Pd e i dem infatti non hanno votato insieme a M5S e AVS per le poltrone nel Cda Rai. Una spaccatura pesantissima che di fatto ha scatenato il caos nel centrosinistra. Di questo si discute a DiMartedì, programma di approfondimento politico e sociale di La7 condotto da Giovanni Floris ogni martedì sera. Floris, banalmente, fa a Massimo Giannini, ex-direttore de La Stampa, una semplice domanda: “Cosa sta succedendo dall’altra parte?”.

Questa l’analisi di Giannini, senza pietà: “Ormai questo campo largo è il regno delle anime perse. Altro che campo largo, il campo largo forse non è mai neanche nato oppure era nato già come camposanto, perché? Perché si capisce benissimo l'imbarazzo di Giuseppe Conte che è personale, perché Conte è convinto che prima o poi lui deve tornare a Palazzo Chigi se cambia il quadro politico, quindi non sopporta l'antagonismo di Elly Schlein o di chiunque altro in quel campo di Agramante possa competere con lui su questo”. Su X c’è chi critica l’attacco di Giannini a Conte e scrive: “Magari c'è pure il fatto che la Schlein è inconsistente e incompetente. Però questo Giannini non lo può dire!”.

 

 

C’è chi, invece, suggerisce a Floris le domande che avrebbe voluto sentire: “Domande a Massimo Giannini: il PD può vincere le elezioni senza i 5S? Perché la linea politica della coalizione deve essere quella del PD? Perché Renzi è indispensabile, visto che è l'unico politico in Italia bocciato dal popolo alle elezioni? Quanto pesa Renzi in termini di voti?”. C’è, infine, chi pensa che il vero nemico sia Renzi e non Schlein e scrive: “No. Conte non sopporta Renzi (a ragione). E a lui non piace la mancanza di polso e di difesa dei propri principi e ideali di Schlein di fronte a Renzi, il cui solo scopo è minare, distruggere la sinistra in favore della destra. Renzi è uomo di destra più che di sinistra”.