Dritto e Rovescio

Dritto e Rovescio, la "miss" musulmana dà una lezione agli islamici: Del Debbio di sasso

Roberto Tortora

Islam e occidentalizzazione, come si concilia la voglia delle donne musulmane di integrarsi in Italia e in Europa, vivendo liberamente, con i dettami dell’Islam? Di questo si discute, anche per sfatare dei luoghi comuni, a “Dritto e rovescio”, il programma di approfondimento politico e sociale di Rete4, condotto da Paolo Del Debbio. A prendere la parola è l’imprenditrice "miss" musulmana Aftetan Abdel Ghani, che punta il dito contro quegli islamici che predicano bene, ma poi razzolano male e sono loro i primi a non rispettare i dettami del Corano, additando quelle ragazze che sognano di partecipare a concorsi di bellezza come “prostitute”. Del Debbio pone questa domanda alla Ghani: “Non sente una specie di rabbia che la porta a pensare che bisogna eliminare questa gente, che inquina il nostro Islam e quello in cui crediamo?”.

L’imprenditrice non ha mezzi termini: “Innanzitutto queste persone che criticano non sono islamiche, perché nell'Islam c'è scritto che la maldicenza è un gran peccato e io non posso giudicare, c'è Dio che giudica e basta. Quindi sostanzialmente uno che dà della prostituta a una donna, quando poi è il primo che predica bene e razzola male, non lo ritengo islamico e chiederei gentilmente alle comunità islamiche di prendere posizione e pulire l'Islam da queste persone, perché è corretto, bisogna pulire”.

 

 

Altra pratica scorretta e disumana, poi, è quella dell’infibulazione e a “Dritto e rovescio” si porta l’esempio di Nina, donna italo-egiziana che ha 30 anni ed è madre di due figli e che spiega perché l’infibulazione non sia una pratica islamica: “No non è una pratica islamica, possiamo dire che è una tradizione africana di tempi antichi, ma non è una pratica islamica per niente, da noi è anche illegale, in Egitto è illegale come in Marocco, però ci sono paesi che ancora la fanno sì”. Del Debbio aggiunge: “Soprattutto in Italia ci sono persone che lo fanno”. Nina conferma: “Si ci sono, ma queste persone che lo fanno non le conosco sinceramente. Forse ci sono anche donne che l'hanno fatto nel loro Paese e sono venute poi qua”. Del Debbio fa, però, riferimento alle pratiche svolte nel mondo e in Italia. Le donne vittime in giro per la Terra sono oltre 200 milioni, mentre nel nostro Paese ogni anno 5 mila donne sono costrette a subire questa pratica orribile e disumana.