A cuore aperto

Domenica In, Enrico Brignano su Gigi Proietti: "Lo ho interpretato come un segno..."

Eccoci nello studio di Domenica In, il regno di Mara Venier, il programma in onda su Rai 1 la domenica pomeriggio. La puntata è quella di oggi, domenica 22 settembre, dove l'umorismo di Enrico Brignano ha conquistato il pubblico, il tutto in una lunga intervista, a tratti profonda, dove si è messo a nudo su molti aspetti della sua vita privata.

L'attore è stato accolto in studio dalla Venier con un video che ha ripercorso i momenti salienti della sua brillante carriera, che lui stesso ha definito con grande chiarezza: "La mia carriera non è stata fulminante a differenza di come accade oggi, nemmeno osteggiata. Spesso si sentono racconti di amarezza, di persone che hanno dovuto faticare. Per me è stato tutto passo dopo passo, non mi sono nemmeno reso conto", ha premesso.

Brignano ha proseguito rievocando i primi passi nel mondo dello spettacolo, poi ha dato conto del parere dei suoi genitori circa la sua scelta di tentare la carriera da attore. "Chi ha creduto in me all’inizio? Mio padre voleva che continuassi l’attività di frutteria. Io però dissi di voler lavorare in fabbrica come tecnico per le industrie meccaniche, presi anche il diploma come congegnatore. I miei genitori erano contenti, il mio papà in particolare mi disse: Tanto la pensione te la danno a 60 anni, ti conviene continuare a studiare così non ci arrivi da ignorante". Ha poi snocciolato in un aneddoto il momento fondamentale per raggiungere il successo: "Poi un pomeriggio vidi questo programma su Rai 2 con Gigi Proietti che partecipava con gli allievi della sua scuola. Io lo vidi e dissi a mia madre che volevo provare anche io. Dopo un po’ di resistenze sia lei che mio padre si dimostrarono aperti a questa prospettiva". E tutto il resto, insomma, è storia.

 

Durante la chiacchierata con la mitica a inossidabile zia Mara, Brignano ha anche spiegato come, prima di raggiungere il successo e la collaborazione con Gigi Proietti, abbia dovuto affrontare molte difficoltà, come si sia preso molte porte chiuse in faccia: "Come ho fatto a non arrendermi? A casa mia niente era dato per scontato, avevo una corazza bella forte". L'attore ha poi rievocato il suo primo provino per la scuola di Gigi Proietti, snodo cruciale per la sua parabola artistica: "Al provino vinse la Stazione Termini, cioè i dialetti italiani. Io li conoscevo perché nei miei viaggi in treno c’erano persone di tutte le zone d’Italia".

E proprio il legame con Proietti è stato al centro di un toccante racconto, soprattutto in vista del nuovo spettacolo teatrale in onore del celebre maestro. Brignano infatti ha spiegato: "Con Gigi Proietti ci sono stati alti e bassi, ma l’amore che ho provato per lui è inspiegabile. Quando parlo di lui parlo con il cuore, non con la testa. C’è una cosa in particolare che mi commuove, cioè il fato. Mi sono detto: questo spettacolo se non lo faccio adesso che ho 60 anni, quando lo faccio... Gigi Magni mi regalò i manoscritti dei 7 re, io me ne ero dimenticato e l’ho scoperto 10 giorni fa, io l’ho interpretato come un segno", ha ammesso Brignano, rivelando il legame profondissimo che aveva con l'indimenticato e indimenticabile Gigi Proietti.