Da Parenzo

Rampini inchioda la sinistra: "Lavaggio del cervello contro l'Occidente. Tu li hai mai sentiti?"

Fin dal titolo, Grazie Occidente, l'ultimo libro di Federico Rampini può risultare quasi provocatorio, controcorrente, politicamente scorretto in un periodo in cui a sinistra, campo politico a cui pure l'autore è vicino, domina sempre di più l'ideologia woke e un rovesciamento dei canoni che spesso si trasforma in ribaltamento della stessa realtà. A spiegarlo, in studio a L'aria che tira su La7, ospite di David Parenzo, è proprio il corrispondente del Corriere della Sera dagli Stati Uniti, nonché ex firma di spicco di Repubblica.

"Noi stessi ci facciamo un lavaggio del cervello insegnando ai giovani che l'Occidente è il male supremo, la società più malvagia e distruttiva".  

 

 

 

"Questo libro è una cura ricostituente per la nostra autostima ed è molto rivolto anche ai giovani, perché ne hanno bisogno. Abbiamo allevato una generazione cupa, pessimista, apocalittica, a cui non viene più insegnata la storia del progresso. Io qui estraggo dagli storici più autorevoli del nostro tempo e anche dall'Intelligenza artificiale, a cui ho fatto scrivere un intero capitolo del libro, il panorama completo di tutto il bene che abbiamo fatto, che è inaudito".

 

 

 

"Bisogna ragionare così. Mezza umanità, un miliardo e 400milioni di cinesi, un miliardo e 400 milioni di indiani, altrettanti africani, ne sarebbero vivi pochi senza la medicina e l'agronomia occidentale, due grandi progressi che abbiamo inventato noi e che abbiamo donato all'umanità".

In questo processo di autostima, sottolinea ancora Rampini, l'Italia ha svolto un ruolo fondamentale: "L'antefatto si chiama Umanesimo e Rinascimento, quello che consentirà l'Illuminismo, la rivoluzione scientifica, la rivoluzione industriale. Le autocrazie, anche quando ci odiano, ci copiano. Cina e Iran si chiamano repubbliche, un concetto che non esiste nella loro storia, nella loro cultura, nella loro civiltà". 

Questa sorta di auto-censura, conclude il giornalista e scrittore, "non nasce con la cultura woke. Io ho scoperto che l'università che è simbolo della Silicon Valley, Stanford, abolisce un corso intitolato 'Storia della civilità occidentale' nel 1962. La autodistruzione culturale viene dagli anni Sessanta". In America, conclude con una battuta, "quando andrò a presentare il libro verrò silenziato. Il colonialismo? Un crimine contro l'umanità, ma l'occidente ha la capacità di criticarlo e condannarlo. Gli africani lo praticavano prima dell'Occidente, i cinesi lo praticano ancora oggi. Gli arabi sono stati i più grandi mercanti di schiavi: li hai mai sentiti chiedere scusa? Ecco la differenza con l'Occidente".  

"Grazie Occidente": guarda il video di Federico Rampini a L'aria che tira su La7