Dall'America
L'aria che tira, Federico Rampini e la lezione alla sinistra: "Trump, attenti a cosa dite"
"Questo secondo attentato in due mesi è destinato a rilanciare polemiche sulla sicurezza": Federico Rampini, collegato con David Parenzo a L'Aria che tira su La7, lo ha detto a proposito degli spari vicino al golf club di Donald Trump in Florida. Le forze dell'ordine hanno fatto sapere che l'obiettivo di quell'attacco era proprio l'ex presidente, ora in corsa per un secondo mandato. "Secondo te, Trump ha contribuito a creare questo odio?", gli ha chiesto il conduttore. E l'editorialista del Corriere della Sera ha risposto: "Sì, Trump è un uomo che usa una retorica incendiaria, però bisogna stare molto attenti anche al clima che c'è dalla parte opposta. Se uno va a guardarsi i commenti online, si nota che a sinistra si dividono tra quelli che dicono 'se l'è cercata lui', che è un po' come dire 'se l'è meritata, speriamo che la prossima volta qualcuno ci riesca a farlo fuori'; e poi c'è la sinistra paranoide e complottista che dice che gli attentati se li organizza lui per avere un rimbalzo di popolarità".
Rampini ha poi commentato la frase di Elon Musk, che su X subito dopo il mancato attentato al tycoon ha scritto: "Nessuno prova ad assassinare Biden o Kamala", riferendosi all'attuale presidente americano e alla sua vice, candidata dem alle presidenziali di novembre. "Nel suo stile pazzoide - ha spiegato Rampini - ha messo il dito nella piaga. Quell'affermazione non è un auspicio ad attentare alla vita di Kamala, ma allude a una verità molto scomoda, che c'è un clima di odio negli Stati Uniti che può armare la mano di individui squilibrati, folli. Ed è un clima di odio bipartisan, perché non c'è solo l'estrema destra, c'è un clima ideologico anche a sinistra che può legittimare gli attentati. Se si continua a dire che Trump è il nuovo Hitler, e questo molti lo dicono a sinistra, ma allora chi lo uccide è un eroe, gli costruiranno delle statue in futuro".
Guarda qui l'intervento di Rampini a L'Aria che tira