Big Pharma a chi?
Zona Bianca, "lavare il sangue?": Ennio Caggiano, l'ultimo delirio no-vax smontato su Rete 4
Le follie della galassia no-vax continuano a fare disastri anche anni dopo la fine della “fase acuta” di pandemia e relativa psicosi complottista collettiva. A Zona Bianca, su Rete 4, si parla del clamoroso caso del medico Ennio Caggiano: prometteva di poter “ripulire” il sangue dei vaccinati a colpi di vitamine e ora è indagato per epidemia a Venezia, perché 10 dei suoi pazienti hanno contatto l’epatite C.
«Se non ci fosse di mezzo la salute dei pazienti ci sarebbe da sorridere», commenta l’infettivologo Matteo Bassetti, in collegamento da Genova. «L’epatite C colpisce il fegato ma grazie alla ricerca scientifica oggi ci sono dei farmaci altamente efficaci. Il paradosso - sottolinea il direttore di infettivologia della clinica San Martino di Genova, a suo tempo contrario all’approccio terroristico sul virus ma finito nel mirino dei no vax perché grande sostenitore dei vaccini - è che chi va contro la scienza, contro la medicina e contro le Big Pharma probabilmente verrà salvato nella sua reputazione e da pene superiori proprio quelle Big Pharma che hanno messo a disposizione dei suoi pazienti i farmaci per curarli».
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«La questione di lavare il sangue non ha nessuna base - scende nel dettaglio tecnici il professor Giuseppe Remuzzi, dell’istituto Mario Negri di Milano -. Si vuole togliere la proteina Spike che forma il vaccino? Ma è stata fatta con uno stratagemma molto bello perché si leghi alla membrana delle cellule, proprio per evitare che vada nel sangue, o comunque in una quantità minima che sparisce nel giro di poche ore. Se dobbiamo farlo poche ore dopo la vaccinazione, tanto valeva non fare la vaccinazione. Se lo facciamo dopo, non serve a niente». Ragionamento logico e lineare, ma solo per chi vuole capirlo.