Bolkenstein e spiagge
Ceccardi zittisce Fusani e De Luca: "La sinistra esulta, ma loro lo sanno?"
In Italia, oltre che di abuso d'ufficio e delle condizioni di salute di Joe Biden, si sta discutendo molto del rinnovo delle concessioni demaniali per le spiagge e della direttiva europea Bolkestein. Le opposizioni hanno già promesso battaglia al Governo. Sia in Parlamento sia in piazza.
A Coffee Break, il talk show politico di La7 condotto da Andrea Pancani, si è discusso anche di questo. Nella puntata di venerdì 12 luglio erano presenti in studio Susanna Ceccardi, Claudia Fusani e Piero De Luca. E fin da subito si è animato lo scontro dialettico.
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"Ho visto la sinistra che manifesta per la libertà all'accesso alle spiagge - ha spiegato l'eurodeputata della Lega -. Questo è garantito dalla legge italiana, ma sono demagogici perché la Commissione europea e la direttiva Bolkestein non è che garantiscono ai poveri di andare al mare più di quanto non sia possibile adesso. Anzi - ha poi aggiunto -, aprono le porte alle multinazionali perché aprendo con questi bandi di gara imposti dall'Unione europea in nome di una falsa liberalizzazione".
L'europarlamentare del Carroccio ha poi evidenziato le politiche contraddittorie adottate dall'Ue. Ceccardi, infatti, ritiene che anche questa volta ci siano due pesi e due misure. "Non si capisce perché questa liberalizzazione va fatta solo sulle spiagge italiane, quando invece gli altri Paesi su altri temi non liberalizzano - ha ricordato l'eurodeputata leghista -. E mettono i veti che sono rispettati dalla Commissione europea. Vogliono insegnare alle imprese italiane come fare impresa. Ricordiamoci che sulle nostre spiagge abbiamo costruito il Made in Italy, il nostro fare impresa, la Dolce Vita. Perché - ha concluso -vogliono distruggere tutto questo?".