A Otto e mezzo

Otto e mezzo, Rosi Braidotti al veleno: "Meloni femminista? Solo con madri bianche"

"Giorgia Meloni è femminista?", chiede Giovanni Floris durante la puntata di Otto e mezzo su La7, del 31 maggio, alla filosofa Rosi Braidotti.

La quale risponde secca: "Per avere il sostegno di un movimento prima bisognerebbe farne parte e il signor presidente Meloni è femminista solo quando le fa comodo ed essenzialmente per scopi pubblicitari". Quindi attacca: "Non solo non c'è nulla di femminista nel personaggio ma neanche nella sua politica e nel suo operato che è solo a favore delle madri italiane, bianche, cristiane ed eterosessuali".

 

 

"La cosa interessante in questo fenomeno", prosegue Rosi Braidotti, "è come la Meloni riesce ad accentrare e a personalizzare il gioco del potere facendo di sé stessa allo stesso tempo un caso eccezionale e un caso emblematico". "Qui abbiamo un rovesciamento spettacolare dei ruoli", aggiunge la filosofa, "lei è la donna più potente del Paese che diventa una qualunque, una del popolo, adottando lo stile di comunicazione da influencer molto diretto ed efficace che è ormai il suo marchio al quale aggiunge un pizzico di vittimismo che non nuoce mai".

 

 

Insomma, conclude la Braidotti: "Che messaggio sta dando alle donne? Lei sta dicendo alle donne, difendetevi da sole, non abbiate paura. Sebbene siamo donne paura non abbiamo direi io, e non lo abbiamo perché disponiamo di reti di sostegno e sappiamo che il patriarcato non si risolve in solitaria. Questo potere è un sistema che va smontato pezzo a pezzo. Insieme".