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DiMartedì, Floris gela Elly Schlein: "Poi però ci va anche lei"

Roberto Tortora

L’attacco a Elly Schlein, segretario del Partito democratico, arriva da chi non te l’aspetti. In questo caso Giovanni Floris, conduttore, ogni martedì sera, del programma d’approfondimento politico di La7 DiMartedì. L’argomento in discussione è la Rai, la tv pubblica abbandonata nel corso dell’ultimo anno da tanti volti storici (Fazio, Annunziata, Gramellini, Amadeus etc.).

Il prossimo 23 maggio, a Porta a Porta su Rai 1, avverrà l’atteso confronto tra la leader dei Dem ed il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista delle elezioni al prossimo Parlamento europeo. Floris, che ha ospite in studio proprio la Schlein, gela subito l’interlocutrice: “Lei ha detto che Rai1 è TeleMeloni, ma a TeleMeloni va anche lei, il confronto alla fine lo fate su Rai 1, quanto di più istituzionale”.

 

 

 

Questa la replica del segretario del Partito Democratico: “Beh, è stata una lunga discussione e io ho detto dall'inizio che avrei accettato il confronto in qualsiasi posto. Devo dire che sono stata coerente, più di andare direttamente a TeleMeloni voglio dire…”. Allora Floris insiste: “Lei, in realtà, dice che non è TeleMeloni, ma siccome è sempre stata TelePd e ora che cambia qualche piccola cosa negli equilibri, ‘adesso mi accusano, ma in realtà io appaio poco, io ho parlato poco’. Qual è allora l'accusa sulla Rai che lei pone?".

 

 

 

Questa la giustificazione della Schlein: "L'accusa è che hanno fatto un'occupazione militare di ogni spazio di libertà d'informazione e pluralismo. E, purtroppo, non soltanto nella Rai, dove abbiamo visto la grave censura di monologhi di intellettuali com'è successo a Scurati. Io sono convinta, e lo dico da quando sono segretaria, che la Rai debba essere indipendente dai partiti e dalla politica. È stato sbagliato non fare in passato una riforma che la rendesse indipendente. Oggi il Partito democratico, che è sotto la mia guida, sta lavorando a questa riforma necessaria”.

 

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