A "Tagadà"

Chiara Appendino, il peggio grillino: "Schifo, impunità, colletti bianchi, destra...". Tutto in meno di un minuto

Claudio Brigliadori

«La destra vuole controllare i magistrati e disegnare una giustizia che ha come obiettivo l’impunità per i colletti bianchi. Questo è un sistema di potere che è una nuova Tangentopoli e la destra vuole far passare tutto come normale. Non è normale, è uno schifo. Io non sono mai salita sullo yacht: normalmente in barca ci si toglie le scarpe, qua invece politici di destra e di sinistra, escluso il Movimento 5 Stelle, si tolgono i telefonini, caviale e champagne e parlano di politiche urbanistiche».

Il “capolavoro” di Chiara Appendino: in meno di un minuto, in collegamento con Tiziana Panella a Tagadà, su La7, l’ex sindaca di Torino oggi deputata dei 5 Stelle sciorina tutto il repertorio del populismo manettaro dei grillini. Un bignamino a regola d’arte, va riconosciuto.

Le risponde per le rime Susanna Ceccardi, europarlamentare (ricandidata) della Lega che ricorda alla collega come «con il caso Palamara è stato subito chiaro che la magistratura non è terza come dovrebbe essere». Insomma, tutto quello che sta uscendo sul caso Toti va preso con le molle. «Io sono finita tra quei 300 intercettati abusivamente, qualche mese fa. Su di me non hanno trovato nulla, solo che spendo soldi per i giocattoli di mia figlia. Ma questa situazione riguarda tutti, non solo i politici».

 

Dal piano giudiziario, però, il discorso scivola sempre una faida tra partiti: «A sinistra c’è doppiopesismo - sottolinea la Ceccardi -. Chiedono le dimissioni di Toti ma in Puglia non appoggiano la richiesta di sfiducia a Emiliano. Io sono vicina a Chiara Appendino a quei sindaci che hanno subito inchieste. Da lei mi sarei aspettata più cautela sulla magistratura, io spero davvero che venga assolta dopo la sua condanna in Appello». Solidarietà a cui la Appendino replica un po’ stizzita: «Non si paragoni il caviale alla mia condanna».