L'attrice

Verissimo, il dramma di Cinzia Leone: "Mal di testa e poi aneurisma, chi mi ha salvato la vita"

"Io volevo rimanere a casa perché avevo mal di testa. Mia madre mi convinse ad andare e sono viva per questo. Se fossi rimasta a casa non se ne sarebbe accorto nessuno": l'attrice Cinzia Leone, ospite di Silvia Toffanin a Verissimo su Canale 5, ha raccontato dell'aneurisma che la colpì nel 1991 alla prima di un film. All'epoca fu la madre a salvarla, convincendola ad andare all'evento. Probabilmente se fosse rimasta a casa sarebbe andata diversamente. 

"Dopo l'operazione in America, mia madre mi ha spiegato quello che è successo - ha proseguito la Leone -. Da quel momento ho solo vissuto per guarire dalla paralisi. È stata una grandissima esperienza di vita, quasi che la vita poi quando ci torni dentro sembra quasi banale. Si perdono tutte le proporzioni, però è stata la cosa più interessante di tutta la mia vita. La forza l'ho trovata nel mio lavoro, se non faccio il mio lavoro muoio".

 

 

 

L'aneurisma la colpì il 26 dicembre 1991, alla fine della prima proiezione al cinema Barberini di Roma del film "Donne con le gonne" di Francesco Nuti. Dopo aver accusato il malore, l'attrice venne ricoverata in gravissime condizioni. Terribile la diagnosi: aneurisma congenito all'arteria basilare. Fu necessario, a quel punto, un delicato intervento chirurgico a Phoenix, negli Stati Uniti. In Italia, visto l’alto rischio dell’operazione, pare che nessun chirurgo avesse voluto prendersi la responsabilità dell'operazione. 

Dopo l'intervento, Cinzia Leone ebbe problemi con la parte sinistra del corpo, rimasta inizialmente paralizzata. Anche se poi, col tempo, è riuscita a recuperare completamente. Nel 1999, invece, venne colpita da un ictus, riuscendo per fortuna a riprendersi completamente anche in quel caso. A tal proposito un po' di tempo fa a Repubblica rivelò: "Quando metà del tuo corpo è morto, diventa dura. Ma non mi sono mai arresa, il cerchio della malattia è chiuso, sconfitto".