Puntare il dito
L'Eredità, Francesca e lo scandalo alla Ghigliottina? "Una app per risolverla"
Signore e signori, eccoci a L'Eredità, il gioco delle parole e dei loro legami, il quiz condotto da Marco Liorni ogni sera su Rai 1 a ridosso del Tg1 e che, giorno dopo giorno, macina ascolti da record.
La puntata in questione è quella di giovedì 2 maggio, dove ancora una volta ad imporsi è Francesca, la quale la sera precedente aveva sbancato alla Ghigliottina portandosi a casa la bellezza di 100mila euro. Nella puntata di giovedì, Francesca batte la concorrenza di due nuovi sfidanti, Pietro e Azzurra, quest'ultima battuta anche alla semifinale dei 100 secondi.
Morale della favola, Francesca ancora campionessa in carica e alla terza ghigliottina consecutiva. Al gioco finale si qualifica con un montepremi potenziale di 170mila euro, che dopo i tagli calano a 42.500 euro. Le cinque parole indizio erano: chiedere, salita, avviamento, lattina e affresco. La soluzione scritta sul cartellino da Francesca era "pezzo", risposta però errata. "I collegamenti sono un po' tirati", aveva detto Francesca presentando la sua risposta. E in effetti era così.
Il punto è che anche i collegamenti della soluzione, ai più, sono apparsi piuttosto tirati: la parola da indovinare era "strappo". Nel mirino del popolo che commenta su X in presa reale la puntata, nel dettaglio, ci erano finite le parole "chiedere" e "affresco", i cui legami con "strappo" effettivamente appaiono piuttosto evanescenti, impalpabili.
Non solo proteste per i legami evanescenti, su X. C'era chi, come Francesca, faceva notare: "La differenza di difficoltà tra la ghigliottina di stasera e quella di ieri è enorme: dovrebbero essere tutte più o meno alla pari". Campa cavallo... "Strappo con affresco? Boh". Il punto però è che sul social in molti avevano azzeccato, un po' misteriosamente, la parola "strappo". E così ecco che sempre su X qualcuno avanzava il sospetto: "Penso che la maggior parte di voi utilizzi qualche app per risolvere il gioco. Strappo-affresco era davvero per pochi", concludeva l'utente. E ci si interroga: esiste davvero una simile app?