Dopo l'attentato
L'aria che tira, Cremonesi: "Fidatevi, ecco la prossima mossa del grande tessitore Putin"
"Perché gli ucraini insistono a dire di non essere coinvolti nell'attentato terroristico di Mosca?". La domanda è angosciante, perché cela una verità drammatica. "Perché si aspettano quello che avviene sempre in Russia", spiega in collegamento con David Parenzo a L'aria che tira, su La7, l'inviato del Corriere della Sera in Ucraina Lorenzo Cremonesi.
"A un certo punto, fidatevi, Vladimir Putin dirà di aver trovato le prove, abbiamo trovato l'ucraino mandante. In questo castello di menzogne che è il suo regime avrà costruito le prove e dirà ecco chi era il grande tessitore, il burattinaio dei terroristi che sono in effetti arrivati su ordine dell'Ucraina. Questo avverrà".
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"Tutto questo però non ci aiuta a capire che c'è una minaccia che riguarda tutti quanti, che è il terrorismo internazionale che andrebbe combattuto tutti insieme no?", interviene dallo studio Tiziana Ferrario, storico volto del Tg1. "I conflitti in Ucraina e in Medio Oriente creano scarsa fiducia in chi dovrebbe collaborare per sconfiggere il nemico comune".
"E' come dici tu - converma Cremonese -. Gli americani hanno provato a dire a Putin 'ehi guarda, stai attento'. Il presidente Joe Biden, nonostante l'enorme castello di stupidaggini che ha detto ieri Michele Santoro, ancora oggi ha provato il dialogo con Putin, ancora adesso gli hanno detto 'cooperiamo'. Quell'annuncio fatto il 7 marzo dall'ambasciata americana è stato un allarme ignorato".