Esplode la gazzarra

Dossieraggio, Mollicone contro Fittipaldi: "Cosa spaccia il Domani". Caos e microfoni chiusi

"Avete trasformato il Domani in un tribunale". Federico Mollicone non le manda a dire: troppo ghiotta l'occasione di contestare ad Emiliano Fittipaldi, direttore del quotidiano edito da Carlo De Benedetti, quello che Giorgia Meloni ha definito poche ore prima il "metodo da regime". 

Proprio il Domani è al centro dell'inchiesta di Perugia sul dossieraggio, con i due giornalisti d'inchiesta Giovanni Tizian e Nello Trocchia indagati per accesso abusivo a sistema informatico, in concorso con il finanziere Pasquale Striano, e di rivelazione di segreto. 

 

 

 

"Le parole di Mattarella sono condivisibili, come concetto di principio - premette Mollicone, deputato di Fratelli d'Italia, in collegamento con David Parenzo a L'aria che tira, su La7 -, ma è anche condivisibile l'articolo 15 della Costituzione sulla tutela della privacy. Striano si è giustificato dicendo che qualcuno gli ha chiesto di spiare quei dati e sarà molto interessante scoprire chi. Il Domani è intervenuto e ha pubblicato notizie che non avevano nessuna cornice giudiziaria preesistente". "Ma noi facciamo i giornalisti, mica i giudici", replica Fittipaldi in studio. 

 

 

 

"Voi avete trasformato il vostro giornale in un tribunale, basandosi su iniziative che non erano ancora notizie di reato". "Io pubblico notizie interessanti. Non faccio il giudice". "No, lo fai. Descrivimi il senso di 'interessanti'. Il tuo giornale spacciava veline". Fittipaldi, dopo aver rivendicato le inchieste su Crosetto e l'ex tesoriere della Lega condannato in primo grado, si lamenta: "Questo ragionamento è pericoloso e inaccettabile, perché limita la libertà di stampa, è la politica che vuole dire ai giornalisti cosa pubblicare. Voi dovete dire se le notizie sono vere o no. Se le notizie sono vere, il giornalista ha il diritto e il dovere di pubblicarle". 

Mentre Mollicone protesta, Parenzo fa chiudere il microfono al parlamentare per fare il punto: "Non siamo nella Mosca di Putin, i giornali hanno l'obbligo di pubblicare notizie che possono essere di interesse pubblico, non fa il magistrato Fittipaldi". "E' qui che contestiamo - interviene nuovamente l'esponente di FdI -, l'interesse pubblico! Fittipaldi ha pubblicato veline di atti privati". "Quali, Mollicone, quali! Crosetto doveva pubblicare i dati sui suoi redditi la settimana successiva! Voi politici dovete pubblicare i dati dei vostri stipendi. Mollicone lei è un turista del giornalismo!". "Voi avete contribuito a divulgare dati sensibili senza alcuna inchiesta precedente", conclude Mollicone. Un dialogo impossibile.

Mollicone contro Fittipaldi: guarda il video di L'aria che tira