Salottini

Otto e Mezzo, Paolo Mieli: "Dossieraggio? Un polverone, come andrà a finire"


"Il caso spioni è un polverone, e avendo abboccato al precedente polverone, che era il caso della Loggia Ungheria, non vogliono abboccarne a due di seguito. Per adesso non si vede nulla, hanno ripescato Lady Golpe...". 

Paolo Mieli, ospite di Lilli Gruber a Otto e mezzo su La7, minimizza sull'inchiesta di Perugia sul dossieraggio. "Quindi sbaglia la destra a usarla strumentalizzandola così tanto?", domanda la Gruber.

 

 

 

"La cavalcano tutti e due, mi pare che anche Elly Schlein abbia detto che è una cosa gravissima. Vedremo quello che diranno in Parlamento, per me non diranno nulla. Quando un caso è significativo c'è qualcosa che tu ti ricordi, qua mi ricordo solo che c'è una manovra di Lotito contro Gravina... Ma che ne me importa a me?  Oppure per prendere sottocosto un convento di Santa Severa. Fesserie. E stiamo inchiodati da venerdì scorso a parlarne".

 

 

 

Interviene Francesco Specchia, penna di Libero che ha titolato sul "Complotto contro il centrodestra": "Però Mieli, che è dotato di un acume superiore alla media di noi giornalisti e che ha fatto lo scoop dell'avviso di garanzia contro Silvio Berlusconi, il concetto è il significato, capire che ci sono persone che vengono intercettate". 

 

 

 

"Ma qua non si tratta di intercettazioni - ribatte l'editorialista del Corriere della Sera - ma di un servizio di Banca d'Italia che quando vede dei movimenti sospetti di denaro manda un allarme. I funzionari dell'Antimafia hanno diritto ad accedere, poi c'è un terzo passaggio della trasmissione ai giornali di questa notizia. Ma noi sui giornali non abbiamo visto nulla. I ministri, Fedez, Colao, Conte, la compagna di Conte: abbiamo visto i passaggi di denaro sui giornali? No". "Ma il problema è il secondo passaggio, non il terzo", ribatte Specchia mentre la Gruber si affretta a chiudere: "Non si può parlare di dossieraggio né di intercettazioni".

Guarda il video di Paolo Mieli a Otto e mezzo