Dritto e rovescio, "e tu sei la prova". Tovaglieri, lezione a immigrati e sinistra
Dici «maranza» e pensi a dei più o meno simpatici ragazzotti di periferia, un (bel) po’ coatti e con discutibili gusti in fatto di musica e di abbigliamento. In realtà la situazione è assai più complessa e inquietante, come testimonia da mesi Dritto e rovescio, su Rete 4.
Ospitando in studio molti di quei giovanissimi, Paolo Del Debbio ha acceso i riflettori sul microcosmo “nascosto” delle città e delle province italiane, un mix esplosivo di trap, microcriminalità, immaginario da boss di quartiere e, spesso, immigrazione e integrazione difficile. Non è un gioco. E se lo è, è violento. La prova sono le minacce arrivate alla leghista Isabella Tovaglieri, mai tenera sul fenomeno. «Ti sbudellerò davanti agli occhi di Del Debbio», le ha scritto sui social un fan del trapper Baby Gang.
«Prima di insultarlo vatti a leggere la sua storia». Consiglio alla prudenza bizzarro da chi nella stessa frase aveva appena promesso la morte. «Non ho ancora capito con chi ce l’abbiano queste persone- ha detto l'eurodeputata, ospite ancora una volta del talk - perché odiano i politici, odiano la polizia, odiano le donne, odiano andare a lavorare, ma si dimenticano che comunque sia intanto se questo Paese proprio gli fa schifo nessuno li trattiene con la forza».
Quindi, rivolgendosi ad Abdul Choury, organizzatore di eventi rap, la Tovaglieri manda un messaggio: «Tu sei l’esempio che dà l'immagine che questo Paese non è razzista e anzi offre delle opportunità concrete a chi è straniero e si vuole integrare. Tu sei la dimostrazione plastica che questo Paese offre delle opportunità». Lezione migliore a chi crede che l’odio, la strafottenza e le prevaricazione siano l’unica via non poteva esserci.