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DiMartedì, Augias contro Meloni: "Deplorevole, una piccola militante"

A DiMartedì più che l'analisi dello scenario politico post-elezioni in Sardegna tiene banco una sorta di (ennesimo) processo alla premier Giorgia Meloni

La regia continua a mandare in onda il comizio della leader di Fratelli d'Italia a Cagliari, nella volata finale della campagna elettorale a sostegno del candidato governatore del centrodestra, il sindaco del capoluogo Paolo Truzzu poi sconfitto dalla sfidante del "campo largo", la grillina Alessandra Todde

 

 

 

La Meloni si era spesa in prima persona per Truzzu, attaccando nel suo intervento sull'isola la sinistra ripercorrendo tutti i leit motiv dell'opposizione, dallo spread al fascismo fino alla teoria sul "governo che sta per cadere", non lesinando spunti comici e battute fulminanti. Ora, ovviamente, a sinistra usano le sue parole come un boomerang per colpire la premier tacciata di "arroganza".

 

 

 

Secondo Corrado Augias, ospite di Floris in studio a La7, l'intervento della Meloni era addirittura "deplorevole. Deplorevole per due aspetti: un presidente del Consiglio neanche in campagna elettorale si può permettere di avere quei toni. La nostra presidente Meloni si comporta come fosse ancora una piccola militante di un partito d'opposizione e non si rende conto che è da un anno e mezzo che siede a Palazzo Chigi e rappresenta, amministra e governa 60 milioni di persone".
 

 

"Deplorevole, una piccola militante". Augias contro Meloni, guarda il video di DiMartedì

 

La premier, incalza ancora Augias, "quali che siano le sue simpatie, non può deridere l'antifascismo, perché il fascismo è stato una tragedia di questo Paese e lei non può buttarlo in barzelletta". Anche se, a volte, viene il sospetto che a buttarla in caciara sia proprio chi agita il fantasma del fascismo in qualsiasi circostanza.