Share
Rete 4, effetto-Spielberg: il clamoroso risultato di sabato sera
Vi proponiamo "Tele...raccomando", la rubrica di Klaus Davi dedicata al piccolo schermo
CHI SALE (Rete 4)
No. Non era affatto scontato che un film uscito nel 1993 e riproposto da Rete 4 sabato sera portasse a casa una media del 5% di share con punte di un milione di spettatori riuscendo a battere La 7. Con una De Filippi che in quella fascia veleggia tra il 25 e il 30 e Carlo Conti che ruota attorno al 17, il risultato è stato definito ottimale da chi fa le pianificazioni pubblicitarie. D’accordo, il pubblico di Rete 4 è decisamente maturo, una media attorno ai 65 anni se non di piu (certifica Omnicom Media Group).
Parliamo di una platea che in buona parte avrà avuto modo di vederlo decine di volte questi capolavori. Ma anche un non scontato spicchio di giovani - tirati in ballo da tutte le commemorazioni sulla Shoah perché dovranno misurarsi con un evento irripetibile della storia quando non saranno più in vita testimoni diretti - ha seguito tutto il film di Spielberg.
Almeno 20-30 mila “under trentenni”, molti dei quali nati proprio nell’anno in cui Schindlers List debuttò nelle sale. Parliamo di quei “nativi digitali” che sono cresciuti con il web, luogo nel quale le campagne negazioniste - nel nome di una discutibile libertà di espressione - hanno avuto mano libera. Certo, non basta per vincere la guerra della disinformazione, ma è comunque un bel segnale.