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Italo Bocchino, lite a Otto e Mezzo con Scurati: "Parole vergognose"

Scontro durissimo tra Antonio Scurati e Italo Bocchino a Otto e Mezzo. Al centro dello scontro le parole dello scrittore usate per commentare la presenza di Ignazio La Russa sul palco reale della Scala alla prima. L'autore di "M" ha di fatto attaccato in modo duro il presidente del Senato con parole durissime definendolo un "abusivo" della Scala. Parole pronunciate in diverse occasioni negli ultimi giorni: "Il presidente del Senato Ignazio La Russa sarà sempre un abusivo alla Scala, anche se sta nel palco reale". "Alla vigilia della Prima le maestranze del sindacato Cgil avevano detto che non avrebbero salutato chi non si è mai dichiarato antifascista. Ecco, io sto con le maestranze della Scala", aveva detto Scurati.

E ancora: "Qui c'è qualcosa su cui dobbiamo riflettere. Il presidente del Senato non è di casa alla Scala, anche se sta nel palco reale, perché non ha mai rinnegato il fascismo e il neofascismo da cui proviene - ha rivendicato Scurati -. Non sono io a dirlo, ma la Scala e la sua storia. Da secoli si coniugano libertà e creatività. All'inizio del Risorgimento gli antenati delle maestranze di oggi si commuovevano unendosi al coro del Nabucco". Parole che Bocchino ha definito "vergognose e irrispettose delle istituzioni".

A questo punto però si è acceso lo scontro con Scurati che ha affermato: "L'attacco vergognoso è quello di La Russa alle istituzioni. E Bocchino non mi deve dare del tu". Bocchino replica immediatamente: "Lei non ha rispetto per le istituzioni. Ha fatto i soldi con una trilogia sul fascismo, se si candida non viene eletto. Io sono stato eletto, ci provi lei". Scurati incassa il colpo e prova timidamente a reagire. Ma il match lo vince Bocchino.