Destra e sinistra

Nicola Porro, "farsa alla Scala. Chi è davvero Vizzardelli"

"Questo è un paese che non si libererà mai dall'idea del fascismo. Non inteso come ideologia, ma come coloro che ancora oggi dicono che bisogna rivendicare l'antifascismo. Con buone ragioni, per carità, ma la polemica su quanto accaduto alla Scala è incredibile".

Nicola Porro apre Stasera Italia su Rete 4 con il suo classico editoriale-copertina, dedicato ovviamente al caso politico di Marco Vizzardelli, il contestatore solitario che la sera della Prima del Don Carlo, dal loggione, ha fatto partire l'urlo "viva l'Italia antifascista". Un gesto di "resistenza" contro la presenza nel palco reale del presidente del Senato Ignazio La Russa e del vicepremier Matteo Salvini. Identificati entrambi, ovviamente, come de pericolosi fascisti. 

 

 

 

"Oggi è anche il giorno in cui il ministro dell'Istruzione ha deciso di nominare tra le persone che dovranno parlare di educazione sentimentale e affettiva una rappresentante del mondo Lgbtq+, Anna Paola Concia, anche vagamente di sinistra. A destra contestano mentre a sinistra corrono tutti a identificarsi sui social", come accaduto all'urlatore della Scala a cui gli agenti della Digos hanno chiesto le generalità. 

 

 

 

Per la cronaca, qualche ora dopo Stasera Italia il ministro Valditara è poi tornato sulla propria decisione revocando le nomine, Concia compresa, a seguito delle veementi proteste di Lega e Fratelli d'Italia.

 

 

 

Su Vizzardelli, Porro ha le idee chiare: "La politica si sta dividendo ma una cosa bisogna dirla. Uno può urlare ed essere più o meno elegante nel farlo, ma identificare uno dei privilegiati, perché pochi sono gli italiani che possono assistere alla Prima alla Scala, con una banalissima operazione della Digos mi sembra forse una esagerazione. Così come mi sembra una esagerazione pensare che rischiamo uno stato di polizia nei prossimi mesi". Insomma, più che una rivolta alla Scala è andata in scena una nuova, ennesima "farsa antifascista".