DiMartedì
Massimo Giannini, l'insulto a Crosetto: "Sbornia di Tolkien"
Le parole sibilline del ministro della Difesa, Guido Crosetto, sull'opposizione giudiziaria che vorrebbe "fermare la deriva antidemocratica a cui porta la Meloni", sono state al centro delle riflessioni di Giovanni Floris e dei suoi ospiti nello studio di diMartedì (La7). Tra questi anche Massimo Giannini, editorialista di Repubblica, secondo il quale "c'è stata una sbornia di Tolkien, altrimenti non si spiega" quella dichiarazione resa dal cofondatore di Fratelli d'Italia alla fine della lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera. "Se dobbiamo prendere seriamente le sue parole, da cittadini, dobbiamo essere preoccupati", puntualizza l'ex direttore della Stampa, "perché vuol dire che c'è in atto o sta per arrivare un golpe, perché di questo si tratta. Fa un'affermazione molto circostanziata, non sono parole buttate lì al vento", ribadisce Giannini facendo notare anche che Crosetto si è spinto oltre dicendo che "tutto questo succederà prima delle Europee".
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Secondo Giannini i motivi che hanno spinto il ministro Crosetto a fare quelle dichiarazioni si trovano da una parte nella "solita sindrome del complotto, c'è qualcuno che trama", specifica. "Dall'altra parte c'è il fantasma del Cavaliere, di Berlusconi che aveva fatto dei giudici, da sempre, il principale nemico dei suoi governi. E adesso questa destra ripete lo schema", continua Giannini reputando "giusto chiedere al ministro Crosetto, se sa qualcosa, di andare in Procura oppure di andare in Parlamento a riferire, ma pare che non ci vada".
Ed è stato a questo punto che Giovanni Floris ha fatto l'elenco delle inchieste che al momento sono sul centro destra: riguardano: Daniela Santanchè indagata per bancarotta e falso in bilancio; Vittorio Sgarbi indagato per sottrazione fraudolenta di imposte e sotto istruttoria antitrust per conflitto di interessi; Foti indagato per corruzione e traffico di influenze; inchiesta per stupro sul figlio di Ignazio La Russa che lo difende; Delmastro indagato per rivelazione di segreto d'ufficio; Montaruli ha una condanna definitiva per peculato; Carlo Fidanza ha patteggiato una condanna per corruzione; per Centemero sono stati chiesti 3 anni e 4 mesi per finanziamento illecito. "L'agenda penale è piuttosto fitta", ha concluso Giannini ammettendo che è "presto per dire che tutte queste indagini porteranno a processi e poi a condanne". Di certe ci sono le parole di Crosetto che per Giannini sono "un diversivo" o "fuoco amico".