"Non siamo tutti colpevoli"

Filippo Turetta, Nicola Porro travolge la sinistra: "Ha ucciso con 20 coltellate, pensateci bene"

Sul banco degli imputati dopo l'omicidio di Giulia Cecchettin, come abbiamo scritto su Libero, ci sono finiti gli uomini. I maschi. L'orrore di Filippo Turetta, infatti, da molti è stato collegato al "patriarcato", a una cultura sbagliata e, in definitiva, al genere maschile in generale.

Una teoria scivolosa, controversa e pericolosa. Una teoria contro la quale Nicola Porro si scaglia nel suo editoriale in apertura della puntata di Stasera Italia, il programma di Rete 4, in onda martedì 21 novembre. "Cerchiamo di essere molto chiari, anche questo pomeriggio c'è stato un fatto di cronaca: un uomo che sfregia una donna", ha ricordato partendo da un'aggressione avvenuta ad Erba.

"Nessuno di noi può pensare che la morte di Giulia non sia colpa di un uomo - riprende il conduttore -, nessuno di noi nega la drammaticità di un fenomeno violento. Ma c'è un rumore di fondo che sta tracimando, secondo il quale la responsabilità non è di quell'uomo, dell'assassino, ma del patriarcato, di una cultura diffusa. Di ognuno di noi che siamo uomini", sottolinea.

 

"Sto dicendo quello che sta accadendo nelle piazze e in una parte politica italiana. Gli studenti di un'università dicono che lo stupratore non è malato, è colpevole. Ma è figlio del patriarcato? Riflettiamoci bene quando si uccide con venti coltellate...", conclude Nicola Porro. "Non siamo tutti colpevoli".