Sistemata

Elly Schlein stanata dall'Ispettore Magliaro: l'interrogatorio su La7

Claudio Brigliadori

Chiamatelo Ispettore Magliaro. Più che un confronto, il faccia a faccia tra Massimo Magliaro ed Elly Schlein a DiMartedì, su La7, assomiglia clamorosamente a un interrogatorio. Dal quale la segretaria del Pd esce decisamente malconcia. Magliaro, storico della destra italiana, parte dalla Prima repubblica per picconare la leader democratica.

«La onorevole Schlein ha parlato dell’inadeguatezza del governo Meloni e della classe dirigente attuale. Lei ha letto l’Unità di oggi? L’Unità è un giornale che ha un suo blasone molto nobile, era il giornale bandiera del vecchio popolo comunista. L’articolo di oggi del direttore Sansonetti dice, cara Schlein, il tempo è scaduto, vattene a casa, perché sei inadeguata. Allora, a inadeguatezza risponde inadeguatezza. Il giudizio non è piacevole, mi spiace doverlo girare a lei, lo posso far mio ma non è mio. Che ne pensa? Lei è adeguata a dirigere un partito d’opposizione, lei fa opposizione?».

 

Elly svicola: «Lei ha detto bene, era l’Unità molto tempo fa, peccato che sia finita così. Siamo appena arrivati e stiamo costruendo, anzi ricostruendo l’identità chiara di un partito che aveva perso credibilità e la fiducia dei suoi elettori. Abbiamo riportato già il Partito Democratico ad essere stabilmente prima forza dell’opposizione in questo Paese. Le dico anche una cosa, sono loro a dover restituire l’Unità alla sua preziosa storia». «Quindi, chi lavora all’Unità, ci sono delle firme importanti, sono firme di second’ordine secondo lei?», rincara il suo interlocutore, che quando si parla di riforme costituzionali abbatte la Schlein con una sola battuta. La segretaria è contraria al premierato, un’idea abbracciata a suo tempo anche da Massimo D’Alema. «Adesso rinnegate anche D’Alema. Lei lo ha conosciuto? D’Alema sbagliava e lei è sulla retta via...». Il caso è chiuso.