Il caso Saman
Dritto e Rovescio, Concita Borrelli durissima: "O vi integrate o a casa"
Il caso di Saman Abbas infiamma il dibattito da Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio, su Rete 4, nella puntata del 5 novembre. Concita Borrelli non usa mezzi termini: "Vengono qui, lavorano, ma la struttura familiare è quella che corrisponde alla struttura islamica. Quindi io agli islamici moderati che la raccontano diversamente, non credo", attacca la giornalista.
"Sono gli islamici che vanno in televisione e dicono 'assolutamente, tutto quello che è accaduto a Saman e a tutte quelle come Saman è frutto di una cultura tribale, è frutto di una cultura arcaica'", prosegue la Borrelli. La quale conclude: "No, no, è frutto della vostra mentalità islamica. Allora sapete che c'è? Questo non significa che io vorrei che morissero in Pakistan. Io dico o voi vi integrate o non venite in Italia".
Del resto il racconto del fratello di Saman Abbas reso all'udienza del processo per il suo omicidio in cui sono imputati il padre, lo zio, due cugini e la stessa madre (che, al momento, è latitante in Pakistan) è agghiacciante. "Saman ha fatto fino alla terza media, poi non è andata più, perché mio padre le disse: 'Se vuoi ti compro la roba per disegnare a casa e lavori qui a casa'. Non voleva che andasse a scuola, perché c’erano i ragazzi e aveva paura che facesse amicizia con loro", ha spiegato Ali Haider, "Io ero meno forte di lei a parlare: Saman diceva in faccia le cose a papà, io ho sempre avuto paura e non sono mai riuscito a dirgli le cose. Ci sono stati un sacco di episodi in cui mio padre picchiava un sacco mia mamma, tutti i giorni, l’ho visto da quando sono arrivato in Italia".