I Savoia e il Duce

Belve, Emanuele Filiberto: "Mio padre doveva scusarsi per leggi razziali"

Ne ha combinata un'altra, Francesca Fagnani. A Belve, su Rai 2, intervista Emanuele Filiberto e riesce a strappare all'ultimo erede della ex casa reale italiana una clamorosa confessione. "Mio padre ha sbagliato a non chiedere scusa per le leggi razziali".

Sicuramente è questo il passaggio dell'intervista all'ultimo dei Savoia che desterà più scalpore. "Mio padre - spiega Emanuele Filiberto, 51 anni, nato "in esilio" in Svizzera e che con la tv italiana, da Quelli che il calcio a Ballando con le stelle, ha avuto sempre un feeling particolare - è una persona che ha avuto per sua educazione un grandissimo rispetto della sua famiglia e del suo casato. Io avrei voluto quello che ho fatto io ben dopo: mi scuso per le leggi razziali, fosse stato fatto anche prima. Però qualcosa che lui ha avuto più di me, che è il rispetto per la sua famiglia e la sua storia, non poteva fargli dire queste cose. Questo è stato sbagliato". Parole, chiare e nette, di cesura con il passato. 

 

 

 

La Fagnani gli chiede anche conto della causa intentata a un editore che ha pubblicato il dizionario dei capi di Stato omosessuali e bisessuali in cui si dichiarava che il nonno Umberto II era omosessuale: "Era una stupidaggine - spiega Emanuele Filiberto -. Prima di tutto non si parla dei morti, e soprattutto non si parla dei morti per dire una cosa che è una stupidaggine. Mio nonno ha avuto una moglie, ha avuto quattro figli, e tutt’un tratto fai uscire questa cosa. Si chiama una gran stronz***a, scriverlo su un libro. Ma poi dammi delle prove, no? No, niente".

 

 

 

Sul suo matrimonio con Clotilde Courau e le sue infedeltà, il principe ammette: "Purtroppo sono successi; ci sono state delle spiegazioni, ci sono stati dei perdoni, non subito". "Fate una vita per cui il tradimento è contemplato?", domanda la Fagnani. "È cosi, c’è un grandissimo amore e un grandissimo rispetto tra di noi, ed è andato oltre i tradimenti", prosegue il figlio di Vittorio Emanuele e Marina Doria.

 

 

 

Emanuele Filiberto è salito anche sul palco del Festival di Sanremo (con il brano Italia amore mio, nel 2010), destando polemiche e scalpore. "È stata un’operazione di marketing della Rai, è la Rai che aveva chiesto della mia partecipazione a Sanremo perché era un anno un po' debole per loro, serviva quel piccolo casino in più". "Ma era pilotato?", domanda ancora la Fagnani: "Mi hanno chiesto e a me è piaciuta l’idea. Ben venga che sono arrivato secondo".