Scontro

In Onda, Landini minaccia Carlo Calenda: "Ne dovrà rispondere"

Continua lo scontro tra Maurizio Landini e Carlo Calenda sulla Magneti Marelli. Ospite di Luca Telese e Marianna Aprile a In onda, su La7, nella puntata di domenica primo ottobre, il segretario generale della Cgil attacca il leader di Azione che a Tagadà, sempre su La7, aveva detto che "la sinistra e la Cgil da quando la Repubblica è stata comprata dagli Elkann non dicono più nulla, hanno smesso la battaglia".

"Io non scendo al livello di questo genere, non mi ci metto. Io sono abituato a portare rispetto. E qui vedo mancanza di rispetto, Calenda ne dovrà rispondere", tuona Landini. "A me interessa quello che pensano i lavoratori della Marelli e della Fiat, sanno cosa la Cgil e la Fiom hanno fatto in questi anni". E ancora, aggiunge il sindacalista: "Calenda ha fatto anche il ministro, dovrebbe assumersi le responsabilità di quello che i governi non hanno capito rispetto a quello che sta succedendo".

Qui l'intervento di Maurizio Landini a In Onda

 


"Penso che le lavoratrici e i lavoratori abbiano detto con precisione quello che pensano. Se si vuole rispetto bisogna avere rispetto. I lavoratori e le lavoratrici sono persone intelligenti. Quelli della Magneti Marelli di Crevalcore li conosco personalmente, perché negli anni passato ho lavorato a Bologna e insieme a loro ho lottato per tenere aperta quell’azienda. È evidente che le lavoratrici e i lavoratori rispettano chi li rispetta", aveva detto Landini, a Il caffè della domenica su Radio24. "Non accetto questo livello di confronto perché manca di rispetto non a me ma a tutta la Cgil. Di questo deciderò che cosa fare nei prossimi giorni, perché il rispetto alle persone e all’organizzazione va mantenuto. Credo che per noi parli quello che abbiamo fatto, se c’è un’organizzazione che in questo paese si è battuta, anche da sola, contro chi era al governo e contro il paese, è stata la Cgil e la Fiom".