Ossessioni
Formigli, "i saluti romani? Un nostro errore": e giù fango sulla Meloni
Duro attacco di Corrado Formigli al governo Meloni nell’ultima puntata di Piazzapulita. Nel suo consueto editoriale d’apertura, il conduttore ha rivolto una seria critica alla maggioranza, colpevole secondo lui di non mantenere le promesse fatte in campagna elettorale.
Per centrare il punto, quasi ironicamente, Formigli fa mea culpa sui timori iniziali di questa nuova legislatura trasmessi all’interno del suo programma. Si temeva un governo fascista e reazionario, alla fine – secondo Formigli – il problema più grave sono i risultati non ottenuti nel primo anno alla guida del Paese. Questo l’estratto dell’intervento di Formigli: “Ricordate, all’inizio di questa legislatura, l’inchiesta che conducemmo con Fanpage sulla lobby nera del governo? Quella in cui c’erano alcuni dirigenti di Fratelli d’Italia e della Lega che facevano battute fasciste e saluti romani? E poi i saluti romani del fratello di La Russa, il costume di carnevale nazista di Bignami e la visita a Predappio di Montaruli. Ebbene, nel corso di quest’anno il vero problema è stato per il governo solo uno, cioè che se le promesse non vengono mantenute, la colpa è sempre di qualcun altro".
"C’è un grande complotto - prosegue sprezzante Formigli - di cui è vittima il primo vero governo del popolo. C'è un manipolo di poteri forti – continua il padrone di casa di Piazzapulita - di lobby oscure che tramano contro i fratelli, le sorelle e i cognati d'Italia. È colpa loro se gli sbarchi sono aumentati, i centri d’accoglienza scoppiano e anche i sindaci di destra sono scesi in piazza contro il governo. È tutta colpa di Soros, dei tedeschi e pure della Wagner. Ci avevano promesso una montagna di soldi – spiega Formigli - ora si rischia di perdere decine di miliardi di finanziamenti del Pnrr".
"Il problema della Meloni è Calimero". Guarda il video di Piazzapulita
"La colpa - conclude la sua intemerata Formigli - è del Superbonus di Conte. Già, ma quando Draghi voleva abolirlo, tutte le forze politiche si opposero, compresi Meloni e Salvini, perché allora quello piaceva ai cittadini e c’erano le elezioni alle porte. Perchè ho cominciato facendovi vedere i saluti fascisti? Perchè lo devo ammettere che quello che noi abbiamo fatto all'inizio, cioè insistere così tanto sulle nostalgie, sui saluti romani, è stato un errore, perché il problema di Giorgia Meloni non è Benito, ma è Calimero".