Dura la vita

Otto e Mezzo, regia nel caos: un caos senza precedenti da Lilli Gruber

Vita durissima per la regia di Otto e mezzo, su La7. In studio, ospite di Lilli Gruber, c’è Rita Lofano, direttore dell’agenzia Agi. Ma in collegamento, a dar spettacolo con tutto il campionario di mani sul volto e tra i capelli, disperazione mista a sconcerto, si alternano Massimo Cacciari e Andrea Scanzi, penna del Fatto. Quando la prima parla, gli altri due fanno da contrappunto mimico e vocale (borbottii, commenti a mezza bocca, esplosioni). 

Risultato: un confronto a tratti sgradevole e fastidioso. Secondo Cacciari, il governo «manca di senso della realtà». Si parla di politica estera e in particolare di Africa, e la Lofano, garbatamente, dissente: «Non vedo tutto questo disastro. Una politica per l’Africa, anche fatta da un singolo Paese...». Cacciari bofonchia subito: «Ma su, ma dai!». «Nel pieno della crisi energetica, l’Italia non è rimasta senza energia ricorda il direttore dell’Agi -. Io ricordo l’amministratore delegato dell’Eni accompagnare in Nord Africa il ministro degli Esteri, anche il governo Draghi». 

 

«E questa sarebbe la politica per l’Africa? la interrompe il filosofo -. Accaparrarsi il petrolio? Ma quando mai è mancata la politica per l’approvigionamento petrolifero? Se l’è inventata la Meloni? Ma è roba da matti, è malafede palese!». «Io intendevo dire un’altra cosa - tira dritto la Lofano -: è molto importante fare accordi con i Paesi del Nord Africa. Guardiamo cosa sta accadendo alla Francia, è stata esclusa dal Niger e dal Mali. Vogliamo lasciare queste zone così cruciali? Si deve muovere l’Europa però è importante che anche l’Italia faccia la sua parte, tant’è che si è dato un nome evocativo a questa politica, il piano Mattei». Cacciari e Scanzi, intanto, ridacchiano: opposizione facciale.