parla la conduttrice
Mara Venier silurata dalla Rai? "Incontri calorosi", cancellato ogni dubbio
"Domenica In c'è. Ci sarà". Mara Venier chiarisce una volta per tutte il futuro della sua trasmissione su Rai 1. "Ora - annuncia - comincerò a lavorare con il mio gruppo: sempre quello, perché squadra che vince non si cambia". Insomma, i cambiamenti a Viale Mazzini non la riguardano. Anzi, "ci sarà il mio nuovo direttore (dell'intrattenimento daytime Rai ndr) Angelo Mellone, con il quale ho già avuto degli incontri molto belli, calorosi - spiega raggiunta dall'Ansa - Dobbiamo cominciare. Ammetto che ancora non c'ho messo la testa sopra. Ho appena finito". La Venier infatti tornerà al timone di Domenica In a settembre e condurrà la sua personale quindicesima edizione.
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Intanto la Venier è pronta a condurre il Premio Biagio Agnes, il riconoscimento internazionale di giornalismo e informazione intitolato allo storico direttore generale della Rai. "Ogni volta - ha detto - essere richiamata per me è quasi una medaglia, come se mi dicessero: 'brava, anche questa stagione hai fatto bene il tuo lavoro'. Lo sento prima di tutto un premio a me e al mio impegno. E poi c'è il ricordo di Biagio, 'Biagione', come lo chiamavo io".
Lei stessa definisce la loro "un'amicizia lunghissima, nata quando forse ancora non facevo televisione, grazie al mio compagno di allora, Renzo Arbore. Ricordo - ride - che Biagio voleva assolutamente che lo sposassi e farci da testimone di nozze. Poi invece la storia con Renzo finisce e arriva il giorno che mi sposo con Nicola (Carraro ndr). Mando l'invito a Biagio e alla famiglia e lui mi telefona dieci giorni prima delle nozze, arrabbiato. 'Io volevo fare il tuo testimone di nozze', mi dice. 'Ma non mi sposo con Renzo, mi sposo con Nicola', gli rispondo. E lui: 'e che me ne fotte a me? Io lo voglio fare lo stesso'. E così è stato".