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Morte Berlusconi, furia-Meli: "Niente da aggiungere, vado a lavorare". E lascia lo studio
Momenti di gelo a L'aria che tira, su La7. La mattinata ovviamente in studio e nei collegamenti con Myrta Merlino è monopolizzata dalla drammatica notizia arrivata dal San Raffaele di Milano, dove Silvio Berlusconi è morto a 86 anni. Un avvenimento epocale, uno spartiacque nella storia italiana per l'uomo che più di oltre anni ne ha cambiato il corso non solo politico negli ultimi 30 anni, perlomeno.
"Tra i tanti giornali internazionali che hanno fatto vedere, ce n'era uno, non ricordo se il New York Times, che l'ha definito showman - ricorda Alessandro Cecchi Paone, volto storico di Mediaset -. Chiaramente è stata una delle altre grandi forze di Berlusconi che ha portato l'approccio dello spettacolo nella politica. Pensiamo a Reagan, per gli americani era normale aver avuto come presidente un grande attore. Noi abbiamo avuto fino a lui gente di grande testa e terribile noia".
"Vi saluto, vado a lavorare". Maria Teresa Meli, cala il gelo a La7: guarda il video
"Per gli americani non fu tanto normale, e Reagan non era un grande attore", interviene Maria Teresa Meli. "Vabbè, magari non ti piaceva", la corregge Cecchi Paone. Palla a Myrta Merlino, che chiede un ulteriore commento alla penna del Corriere della Sera. "No no no, non devo aggiungere nulla - replica secca la Meli, con un sorriso un po' nervoso -. Anzi vi saluto che io devo andare a lavorare". Che se la sia presa a male?