Cosa c'è dietro

Massimo Giletti, "Non è l'arena" sospeso da La7: il colpo di scena

Stop di La7 a Massimo Giletti. La rete di proprietà di Urbano Cairo ha annunciato di aver "deciso di sospendere la produzione del programma Non è l’Arena che da domenica prossima non sarà in onda". Una notizia clamorosa e totalmente inattesa, anche se nelle ultime settimane si stavano inseguendo le voci di un possibile ritorno del conduttore in Rai, e nello specifico al posto di Fabio Fazio e Che tempo che fa alla domenica sera. Una collocazione che almeno per il momento Giletti non occuperà più, dopo essere sbarcato a La7 nel 2017 accusando di fatto viale Mazzini di averlo epurato per motivi anche politici.

Che sarà ora di uno dei volti di punta della rete? La7 "ringrazia Giletti per il lavoro svolto in questi sei anni con passione e dedizione - si precisa, forse per gettare acqua sul fuoco -. Massimo Giletti rimane a disposizione dell’Azienda". Una chiosa che non scioglie il mistero né dirama il gossip su un Mister domenica sera che rimane a questo punto a spasso a stagione ancora in corso. Difficile parlare di programmi futuri, in questo caso. 

Giletti poche settimane fa aveva annunciato di aver ricevuto nuovamente minacce di morte di stampo mafioso. E da gennaio ha ricominciato a parlare di Cosa Nostra a tambur battente, sull'onda dell'arresto del boss Matteo Messina Denaro. Proprio Giletti, nel 2021, aveva raccolto le rivelazioni-bomba del pentito Salvatore Baiardo, che aveva rivelato le difficili condizioni di salute di Messina Denaro ipotizzando una sua resa ormai prossima. E Baiardo, tornato in studio a Non è l'arena dopo l'arresto del latitante da 30 anni, aveva avvertito Giletti: "Lei sta rischiando molto, a vari livelli". Il conduttore si è sempre detto deciso ad andare avanti a ogni costo, nonostante le minacce, ma ha sempre mostrato una sostanziale indifferenza nei suoi confronti da parte dei colleghi di rete, che a parte poche eccezioni non si sono mai spesi nel dargli solidarietà pubblica.