Nodo Giustizia
Tagadà, il sospetto sul vertice Nordio-Meloni: "Con chi si sono chiariti"
"C'era qualcosa da chiarire tra il ministro e Delmastro". Maurizio Gasparri, ospite di Tiziana Panella a Tagadà su La7, dice la sua sull'incontro tra la premier Giorgia Meloni e il ministro della Giustizia Carlo Nordio. Un vertice a cui ha partecipato, inizialmente, anche Andrea Delmastro, altro esponente di Fratelli d'Italia e sottosegretario alla Giustizia. Un affare, insomma, interno al primo partito del centrodestra, suggerisce il forzista Gasparri.
"Era un incontro riservato ad alcuni esponenti del partito del presidente Meloni, forse c'era un chiarimento da fare tra Delmastro e il ministro. C'era anche il viceministro Sisto, di Forza Italia, che non ho letto essere presente all'incontro. Devo immaginare che ci fossero da registrare alcune posizioni all'interno di Fratelli d'Italia. C'è anche il sottosegretario Ostellari della Lega, il nostro Sisto... quindi devo dedurre dalla presenza solo di alcuni che ci fosse qualcosa da chiarire tra i presenti".
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"Non si sono visti solo la Meloni e il ministro?", chiede chiarimenti la Panella. "L'ho letto dai giornali - replica Gasparri -. Ho letto che c'era stato un incontro con Delmastro, sottosegretario molto dinamico, attivo e presente nel dibattito, Nordio. E poi si sono visti anche con Mantovano (anche lui di FdI, ndr), sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e persona di grande saggezza ed equilibrio. Devo dedurre che fosse una necessità di chiarimento in quel contesto. Noi andiamo d'accordissimo con Nordio".
"Cosa c'era dietro l'incontro Meloni-Nordio": guarda il video di Tagadà
"A lei preoccupa che la Meloni possa mettere un freno al ministro?", domanda ancora la Panella. "No, abbiamo un programma di coalizione. C'è una riforma che va fatta, Nordio ha reso delle dichiarazioni in Camera e in Senato e a differenza degli altri ministri ha un obbligo di legge: a inizio anno deve fare una relazione con contenuti e programmi che poi viene votata in Parlamento".
"Nordio - conclude Gasparri - è un signore che ha fatto il magistrato tutta la vita, va in Parlamento e tratta così una materia delicata come la riforma della giustizia. Se la Meloni gli ha detto che serve un po' di cautela sottoscrivo l'invito. Deve muoversi con cautela, ma fare le cose. Meglio muoversi con cautela che urlare stando fermi".