A Otto e Mezzo
Otto e Mezzo, Salvini: "Non mi importa", come zittisce la Gruber sulla Meloni
Le scintille erano assicurate nel confronto tra Matteo Salvini e Lilli Gruber. Ospite nel salotto di Otto e Mezzo su La7, il ministro ha risposto tranquillamente a tutto, nonostante le diverse provocazioni ricevute da parte della padrona di casa. A partire dal rapporto con Giorgia Meloni: “È più facile lavorare con un premier uomo o donna?”, è stata la domanda della Gruber.
“Lavoro benissimo con Giorgia - ha risposto Salvini - la stimo e stiamo facendo molto bene. Se uno è bravo è bravo, indipendentemente dal fatto che sia uomo o donna”. Allora la Gruber lo ha incalzato: “Ma come la chiama, il o la presidente?”. “La chiamo Giorgia - ha replicato il ministro - non mi sono mai posto il problema. Non ci ho pensato, adesso ci penserò e glielo dirò a fine trasmissione”. “È più importante di quanto sembri”, ha chiosato la conduttrice di Otto e Mezzo.
Poi la discussione si è spostata sulla giustizia e sul polverone sollevato dal ministro Carlo Nordio per le sue parole contro la magistratura. “Importante sarà fare una riforma di cui si parla da decenni - ha puntualizzato Salvini - abbiamo cinque anni per farla. Nordio giustamente dice che le intercettazioni servono per scovare i mafiosi, ma non possono essere usate all’infinito per mettere sui giornali notizie non di rilevanza penale. Redarguire Nordio? Non mi permetterei mai, solo non mi auguro un nuovo scontro con la magistratura”.