La confessione

Messina Denaro, "lo tenevo sulle ginocchia". Chi è questa donna

Viene riproposta anche l'intervista di Sandra Amurri ad Antonietta Aula, ex moglie dell'ex senatore Antonio D'Alì, durante la puntata di ieri sera 22 gennaio di Non è l'arena, su La7, dedicata all'arresto di Matteo Messina Denaro. D'Alì, ex sottosegretario all’Interno, è stato condannato a sei anni per concorso esterno in associazione mafiosa. Anche D’Ali era un pezzo di quella borghesia mafiosa riuscita ad arrivare persino al governo. Secondo quanto emerge dalla ricostruzione di Massimo Giletti, l'ingresso in carcere di D’Ali "facilita" l’arresto-consegna di Matteo Messina Denaro.

Qui l'intervista di Sandra Amurri ad Antonietta Aula

 

 

Ecco quindi le rivelazioni di Antonietta Aula alla Amurri: "Negli anni del matrimonio non avevo capito bene chi era mio marito. Poi ho trovato questi biglietti, dei regali di nozze: 'Congratulazioni, Francesco Messina Denaro e famiglia", capomafia di Trapani e padre di Matteo Messina Denaro. "Io non facevo domande, mi fidavo. Come quella volta che gli consegnarono il telegramma di Franco Virga, figlio del capomafia di Trapani. Mi disse: 'Mettilo nel cassetto dei maglioni'. Secondo lui vedevo troppi film di mafia. Forse non sbagliava. Se ci penso bene, quando ho visto La piovra mi sembrava di vedere scorrere la mia vita". 

 

 

Francesco Messina Denaro, conclude la ex moglie di D'Alì, "era rispettato da tutti. Don Ciccio lo conoscevo bene, era un uomo gentile, la moglie era un'ottima cuoca, era una donna molto forte. Matteo era ragazzo molto vivace, questi occhi verdi trasparenti, dal tratto orientale... Andava molto bene a scuola, mi chiamava signora Antonietta. Lo tenevo sempre sulle ginocchia, l'ultima volta che l'ho visto aveva vent'anni".


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