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Maria De Filippi nel mirino: "Misoginia e violenze, ha taciuto". Chi attacca
Sta facendo discutere C'è posta per te. Il programma di Canale 5 condotto da Maria De Filippi è nel mirino di Differenza Donna, un'organizzazione non governativa. È stata proprio la ong a segnalare all'Agcom la puntata di sabato 7 gennaio scorso con l'accusa di "inscenare misoginia senza un intervento da parte della conduttrice". Tutto è iniziato con la storia di una coppia romana e il loro "matrimonio interrotto". Valentina, la protagonista, ha chiesto l’intervento della trasmissione per riconquistare il marito, Stefano, dopo averlo tradito poiché convinta di essersi innamorata di un altro uomo. Per la ong che gestisce il 1522, il numero nazionale antiviolenza e antistalking attivato nel 2006 dal Dipartimento per le Pari Opportunità, la trasmissione avrebbe "divulgato la storia di una relazione sentimentale connotata da sopraffazione, denigrazione e mortificazione dell’uomo sulla donna, rappresentando una dinamica misogina delle relazioni in assenza di qualsivoglia intervento correttivo da parte della conduttrice".
In particolare, Valentina ha spiegato di aver fatto di tutto per dimostrare "di essere perfetta come moglie, mamma e come donna di casa: lavavo pulivo stiravo badavo ai figli, li crescevo e facevo trovare tutte le sere un pasto caldo a mio marito". Il marito, però, – stando al suo racconto - avrebbe iniziato a trattarla male, dandole dell’incapace, della stupida. In pubblico Stefano avrebbe obbligato la moglie a raccogliere delle patatine finite a terra, sbriciolandole con i piedi dopo averle detto: "Impara a fare subito quello che ti dico".
Tutta questa vicenda, per la ong, è un fatto molto "grave", perché "ha riprodotto e legittimato in un vasto pubblico, quale è quello di un programma di prima serata del sabato, trattamenti inaccettabili che configurano se abitualmente riprodotti nelle relazioni, reati molto gravi che offendono beni giuridici di rango costituzionale". Sulla questione si sono espressi anche Fedez e Chiara Ferragni, convinti come la ong che la puntata sia stata "tossica".