Come leggere i numeri
Pagnoncelli: "Per gli italiani non è un bene", sondaggio "sinistro" contro Meloni
Nando Pagnoncelli è intervenuto a DiMartedì, la trasmissione di La7 condotta da Giovanni Floris, per dar conto di alcuni sondaggi condotti nelle ore successive alla netta affermazione elettorale di Giorgia Meloni, che ha trascinato il centrodestra alla vittoria e soprattutto a un’ampia maggioranza parlamentare. “C’è una parte di elettorato che salta sul carro del vincitore”, ha esordito Pagnoncelli, che però ha messo in evidenza un dato particolare.
“In questo momento il 48% degli italiani - ha spiegato - pensa che non sia un bene che la Meloni possa diventare presidente del Consiglio. Il 39% è a suo favore, il 13% non si esprime. Come si spiega ciò? Innanzitutto la coalizione ha preso il 43%, significa che dall’altra parte c’è un 57% che non si riconosce nella Meloni. Ma aggiungerei anche il dato dell’astensionismo: oltre 16 milioni di elettori hanno deciso di disertare le urne, mentre il sondaggio viene fatto sulla totalità delle persone e non su coloro che sono andati a votare”.
Quindi il risultato è che “quasi un italiano su due” non è contento della Meloni premier. Anche se, a ben vedere, è vero anche che quasi il 40% la vede bene alla presidenza del Consiglio, un dato certo di non poco conto. Un dato certo di non poco conto. Pagnoncelli ha poi evidenziato quanto ha pesato l’astensionismo: “Il 43% ha votato per il centrodestra ma considerando l’astensione questo dato si traduce in un 26% complessivo. Attenzione ai numeri perché sono molto alterati dall’astensionismo”. Sul fronte economico, non sembrano esserci particolari preoccupazioni con un governo Meloni: “Il 48% si dice tranquillo per i propri risparmi con la nascita del nuovo esecutivo, il 35% è invece preoccupato”.