Scontro
Tg1, Lega contro la Maggioni: "Sempre peggio, cosa ha mandato in onda"
Il telegiornale della prima Rete ammiragia Rai, che ha perso un conduttore di peso come Francesco Giorgino, deve fare i conti con gli ascolti. La Lega si scaglia contro la direttrice Monica Maggioni. Gli esponenti leghisti della Commissione di Vigilanza Rai firmano una nota: “Sempre peggio: ieri sera il Tg1 delle 20:00 non arriva ai tre milioni di telespettatori. Se non è crisi nera questa, poco ci manca. Qualcuno dovrà farsi delle domande ma soprattutto dovrà dare delle risposte: è difficilmente comprensibile dedicare poco meno dei primi dieci minuti iniziali a tematiche relative all’immigrazione, al presunto movente razzista che dovrebbe fare da sfondo alla vicenda di Civitanova, in realtà smentito dagli inquirenti. Giusta la cronaca, corretto l’approfondimento ma riteniamo doveroso per il notiziario di punta della Rai, dover tenere in considerazione tutte le istanze della nostra società, come ad esempio le difficoltà quotidiane che imprenditori e nuclei familiari incontrano quotidianamente”.
Subito arriva la risposta del Tg1. “Non sono accettabili ingerenze fuori luogo da parte di nessuno sulla linea editoriale del Tg1 né sulle scalette di sommario, costruite secondo criteri di notiziabilità. L’indipendenza e la totale correttezza del Tg1 non sono in discussione”. Né accettiamo alcun tentativo di strumentalizzazione e falsificazione sui dati di ascolto del Tg1 che negli ultimi 9 mesi sono lusinghieri. Sono aumentati gli spazi gestiti dal Tg1 nella programmazione di rete e il telegiornale è in prima linea nel racconto di tutti gli eventi più importanti".
E ancora: "Non solo con le edizioni del tg ma anche con straordinarie e speciali che segnano ottimi risultati in termini di ascolto, come recentemente accaduto ad esempio in occasione della crisi di governo. Questo grazie all’impegno di tutti quanti, anche fuori dall’ordinario, viste le uscite di giornalisti non sostituite, per le quali continuiamo a chiedere con forza il reintegro”, si legge nella nota. L’ufficio stampa parla di una crescita di ascolti che, però, non convincerebbero i leghisti. E poi c’è, sullo sfondo, il caso Giorgino: a lui era stata proposta la rassegna stampa, oltre all’edizione delle 20. E’ iniziato così il braccio di ferro con la direttrice. Giorgino ha lasciato il Tg1 dopo trent’anni ed è andato alla direzione editoriale.