L'antennista

CartaBianca, Matteo Bassetti torna da Bianca Berlinguer? Uno strano intreccio: cosa c'è dietro

Claudio Brigliadori

La guerra non tira più e nelle redazioni televisive (e non) è già allarme rosso: urge nuovo tormentone estivo. Fortunatamente, la natura fa il suo corso e come da due anni a questa parte c'è sempre la pandemia a dare una mano. Enrico Mentana, al 100° giorno di diretta e dopo 300 ore a parlare di Donbass, Battaglione Azov, Putin e Zelensky, ha tirato giù la saracinesca della sua Maratona bellica su La7.

 

Resistono i talk, almeno fino alle ferie, ma qualche segnale di cambio di rotta c'è stato anche tra prima e seconda serata. A CartaBianca su Rai3, per esempio, è tornato Matteo Bassetti. Il Covid, almeno formalmente, è una emergenza ormai dimenticata (sperando di non assistere a colpi di coda in autunno). Ma c'è pur sempre il vaiolo delle scimmie, morbo esotico e dal meccanismo di contagio (sesso, ma non solo) sufficientemente misterioso da renderlo soggetto molto romanzabile. Manca, e per fortuna, l'elemento letale che ha contraddistinto il Coronavirus, e quindi se ne può parlare senza drammatizzare troppo. Insomma, cocktail perfetto per le afose giornate che ci aspettano. 

 

«Ci sono tante altre cose che accadono, da vedere, da capire, da raccontare», aveva spiegato Mentana motivando la chiusura della sua striscia. Col vaiolo ci prova Bassetti, luminare già da prima pagina tra 2020 e 2022 e ora di nuovo in prima fila per il Monkeypox: «Ci sono almeno tre condizioni che fanno sì che le malattie infettive possano essere diverse da quelle di alcuni anni fa - sottolinea l'infettivologo - la globalizzazione, la sovrappopolazione e l'erosione degli ambienti e poi l'aumento delle temperature». Prepariamoci a una torrida stagione: «Sappiamo cosa vuol dire estate, rapporti sessuali e rapporti promiscui». E se aumenta il rischio di contagio, crescono anche le potenziali vittime tra i telespettatori e, conseguenza inevitabile, pure le ore di approfondimenti e dibattiti para-scientifici. Per questo virus televisivo, però, non è stato ancora trovato un vaccino.