contraddittorio
Zona Bianca, dopo Lavrov ecco chi porta in studio Brindisi: schiaffo a Draghi e criticoni
Tante le critiche arrivate a Giuseppe Brindisi dopo l'ospitata di Sergej Lavrov nel suo Zona Bianca. Eppure il conduttore di Rete 4 si è sempre difeso: "Abbiamo scritto non un capitolo ma un paragrafo della storia di questa guerra e forse della storia dei rapporti internazionali", diceva. E oggi, anzi domani 8 maggio, ecco che Brindisi replica ai criticoni. Come? Invitando Petro Poroshenko, ex presidente dell'Ucraina. Sarà proprio lui a dire la sua sulle parole del ministro degli Esteri russi che hanno generato un caos mediatico per Brindisi e tutta Mediaset.
Nella trasmissione infatti Lavrov aveva paragonato Volodymyr Zelensky a Hitler perché, a suo dire, anche "Hitler aveva origini ebraiche". Le frasi avevano scatenato l'ira di molti, che avevano subito puntato il dito contro il conduttore del programma. "Premesso che soltanto in Italia si è fatta la polemica sull’intervista, su come è stata e come non è stata - aveva detto il giornalista - mentre in Israele e nel resto del mondo sono andati dritti ai contenuti, da parte nostra c’è enorme soddisfazione".
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Insomma, nessuno aveva intenzione di dare spazio alla propaganda russa quanto più mostrare il "cambiamento" di quello che fino a ieri è stato un nostro interlocutore. La riprova è l'invito di Brindisi a Poroshenko. E se Mario Draghi aveva definito l'intervista "un comizio senza alcun contraddittorio", eccolo accontentato.
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