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Fulvio Grimaldi, "il 9 maggio una ricorrenza gioiosa": il "soldato di Putin" sconvolge lo studio, "linciato" a La7

Fulvio Grimaldi è stato ospite oggi 5 maggio a L’aria che tira, programma condotto da Myrta Merlino su La7. Il giornalista, in 40 anni di carriera, ha lavorato per la radio Bbc di Londra, oltre che a varie testate giornalistiche e dal 1986 è stato anche alla Rai come inviato di guerra. Ora gestisce sul suo blog dei contenuti complottisti.

 

 

Ecco l'estratto video dell'intervento di Fulvio Grimaldi


Alla domanda della conduttrice di che idea si sia fatto sul 9 maggio, giorno della parata della vittoria della Russia, di Vladimir Putin, il giornalista ha risposto: “Per me è una ricorrenza gloriosa e mi dispiace che si sposti tutto l’accento sull’ipotesi fantasiosa dell’inizio della guerra di Putin contro mezzo mondo, non ci sono elementi per sostanziarla.”  Si è poi espresso sugli inviati italiani di guerra che oramai seguono i militari: “Il mio mestiere è stato degradato rispetto a quello che praticavamo noi”.

 


Secondo Grimaldi il fatto che in Russia i giornalisti finiscano in galera se osano criticare lo zar o il Cremlino è totalmente infondato e basato sul nulla. Convinto lui... Non crede quindi che lo stato passi le informazioni da riportare alle testate giornalistiche. Al contrario di quanto si vocifera, ha affermato che a Mosca: “Noi possiamo ascoltare CNN la BBC la Rai, possiamo leggere il New York Times e il Washington Post”. Queste parole, ovviamente, hanno suscitato lo sdegliodegli altri ospiti del programma e anche la Merlino ha preso le distanze Grimaldi. La conduttrice ha infatti ricordato che nelle puntate precedenti ha avuto come ospite una giornalista russa, la quale ha dichiarato il contrario, ovvero che la galera si rischia eccome.