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Non è l'Arena, "guardate Joe Biden". Cosa mandano in onda le tv russe: presidente umiliato
Massimo Giletti è andato a Odessa per raccontare la guerra dal campo e da lì ha condotto la puntata di Non è l’Arena di domenica 20 marzo. Nel corso della serata è stato mandato in onda un servizio sulla televisione russa che mostra come questa ostacoli il racconto della guerra in Ucraina, che non si può chiamare tale in Russia per via di un divieto introdotto dal Cremlino, che prevede fino a quindici anni di carcere e multa da un milione e mezzo di rubli.
Con l’aiuto di un’interprete, l’inviata di Non è l’Arena ha provato a capire cosa dicono le principali tv russe: “Sostengono che la Russia sia vittima di propaganda ucraina e occidentale. Mandano in onda servizi per smontare qualsiasi cosa, per loro uno dei più grossi fake è quanto accaduto al teatro Mariupol”. Molto gettonati anche i servizi in cui Vladimir Putin è il ‘buono’ e Joe Biden è il ‘cattivo’ che definisce “criminale di guerra” il presidente russo. Dopo i tg, in Russia si sprecano i talk show che si protraggono fino a notte fonda.
“Si parla di Ucraina, ogni occasione è buona per ribadire la linea governativa”: insomma, è in corso un vero e proprio lavaggio del cervello che fa sì che circa il 60% della popolazione russa sia a favore della “denazificazione” dell’Ucraina, secondo un recente sondaggio del Russian public opinion research center. Ovviamente nei tg e nei talk show nessun accenno viene mai fatto alle vittime, soprattutto a quelle civili…
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