Picchiare duro
Green pass, Francesca Fagnani a CartaBianca si sbrana il governo: "Perché è una roba agghiacciante"
Tutti contro la gestione della pandemia da parte del governo. Accade a CartaBianca, nella puntata andata in onda martedì 25 gennaio su Rai3. Al centro del dibattito mediato da Bianca Berlinguer, non può che finirci il Green pass. Sul certificato verde si scaglia Francesca Fagnani, conduttrice di Belve e compagna di Enrico Mentana. "Trovo agghiacciante - non attende a dire - questa giungla di regole che rendono ancora più antipatico il Green Pass. Una burocrazia che mostra la debolezza della politica". D'altronde la certificazione rilasciata a vaccinati, guariti o tamponati mostra qualche falla. Quest'ultima è sì necessaria per entrare dal tabaccaio, ma non al supermercato.
Non si trova d'accordo Fabrizio Pregliasco. Secondo il direttore dell'ospedale Galeazzi di Milano l'approccio italiano sta in realtà "pagando in termini di mitigazione". Le misure approvate sono essenziali "nello spalmare i casi nel tempo per poter assistere i malati e far in modo che non ci sia un disastro nel sistema sanitario". Eppure quella del virologo può sembrare anche un'accusa all'esecutivo, che sarebbe così riuscito a spalmare i contagi ma non a fermarli.
Una teoria spiegata da un'altra ospite della Berlinguer: Maddalena Loy. La giornalista, già firma de Il Foglio e de L'Unità, imputa a Mario Draghi ma anche al predecessore Giuseppe Conte la colpa di non aver vaccinato chi ne aveva realmente bisogno. "Si dovevano vaccinare fin dall'inizio del 2021 le persone più a rischio, gli altri no. Purtroppo invece - è il suo ragionamento - sono stati vaccinate persone come i professori universitari quarantenni... La strategia dell’Italia è stata un disastro, dal lockdown alla dad". E i numeri, a suo dire, lo confermerebbero.