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Otto e Mezzo, la Viola sul ddl Zan: "Più frequenti le differenze legate al sesso che le persone con i capelli rossi"
"Più frequenti le differenze legate al sesso che le persone con i capelli rossi". Antonella Viola si pronuncia così a Otto e Mezzo su La7, dove si discute sull'affossamento del ddl Zan. "L'orientamento sessuale non si sceglie, noi stiamo dicendo che si può istigare alla violenza sulla base di quello che una persona è", prosegue l'immunologa di fronte alle telecamere di Lilli Gruber.
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Nella giornata del 27 ottobre, infatti, in Senato è passata la tagliola sul decreto legge contro l'omotransfobia. Di fatto la proposta del dem Alessandro Zan è stata stracciata, in quanto passa in commissione senza che ci siano esami su emendamenti e articoli. Insomma, è tutto da rifare. Un esito che ha indignato parecchi.
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D'accordo con la Viola, Tomaso Montanari. Lo storico d'arte dalle ben note tendenze politiche fa eco all'immunologa: "Il Parlamento si è autoumiliato, la destra ha il terrore della diversità. Per non parlare di Renzi che era in Arabia Saudita dal suo datore di lavoro". Secondo Montanari il fallimento in Aula del ddl Zan è dovuto anche a "un mercimonio politico sulla vita delle persone. A questo punto perché mai un 18enne dovrebbe votare?". Una domanda che la stessa Viola si chiede: "Io sono madre e lavoro spesso con i giovani, non credo che ora come ora siano incentivati a votare".